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Subject Mostre ed incontri artistici - Giugno 2015
Messaggio di Gino il mercoledì 3 giugno 2015 alle 08:57   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

2/6/2015

Rosy Rox

Quartiere intelligente, Napoli

Monumento di passaggio. Partendo da tematiche ascrivibili all'identita' femminile, in cui il corpo diviene strumento di indagine, l'artista restituisce un universo sospeso tra aggressivita' e seduzione, lussuria e innocenza.


 

comunicato stampa

a cura di Adriana Rispoli

Monumento di Passaggio è il nuovo lavoro performativo dell’artista Rosy Rox realizzato per il Quartiere Intelligente a Napoli ed evento conclusivo del Maggio dei Monumenti 2015.

L’opera di Rosy Rox – di forte matrice autobiografica - è caratterizzata dall’utilizzo del proprio corpo per poi estendersi ai simboli e alle metafore ad esso legati. Partendo da tematiche ascrivibili all’identità femminile, in cui il corpo diviene strumento di indagine della memoria e del vissuto, l’artista restituisce un universo frammentato, sospeso tra aggressività e seduzione, lussuria e innocenza.

La scala, simbolo universale, luogo sospeso tra il materiale e l’immateriale, tra il salire e lo scendere, tra il progresso e il regresso, tra l’evoluzione e l’involuzione, è il “palcoscenico” scelto dall’artista in un atto catartico. Una “ferita” della città, metaforica oltre che fisicamente topografica, che Rosy Rox ci invita a percorrere intimamente per poi concludere con un grande gesto collettivo. Le fragili tracce del passaggio dell’artista, che contrastano con la monumentalità semantica e semiotica della scala, divengono segni di un percorso esistenziale fatto di legami che si spezzano, distacchi necessari per vivere: perdere per ritrovare qualcosa. L’ indagine sulla condizione dell’uomo, da sempre centrale nel suo lavoro, si perpetra nel transito, nell’attraversamento, un metodo di riflessione per la lettura dei singoli frammenti il cui insieme – come nella storia - rievoca e si manifesta nel tutto. Il corpo dell’artista da corpo organico diviene corpo sociale, non solo per il valore di mimesi e strumento privilegiato di conoscenza della realtà che racchiude in sé il micro e il macro, ma piuttosto come elemento di cognizione collettiva, sociale e di esperienza esistenziale.

Sempre in bilico tra l’eroico e l’eretico, tra la morte e la rinascita, la sacralità dello spirito e la profanità del corpo, Rosy Rox affronta per la prima volta una performance nello spazio urbano, attivando una ferita cittadina e “mettendo in scena” l’incontro tra l’io e l’atro.

Rosy Rox è un’artista visiva nata a Napoli nel 1976, dove vive e lavora. Scultura, installazione e performance sono i principali linguaggi utilizzati nella sua ricerca artistica. Dal 2015 è docente di Tecniche Performative all’Accademia di Belle Arti di Napoli e dal 2011 lavora al progetto partecipativo in progress “il dono” che con il coinvolgimento di realtà sociali differenti, coniuga ed elabora il rapporto tra vissuto e arte. Nel 2012 ha vinto il premio “Un’opera per il Castello“ con cui ha realizzato l’opera permanente Tempo Interiore, riattivando nella sua personalissima visione l’antico orologio della Piazza d’Armi e restituendogli un tempo non convenzionale che cortocircuita passato, presente e futuro. I suoi lavori sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private tra cui: Fondazione VAF-Germania; PaBAAC, Mibac-Italia; Museum Biedermann, Germania, Collection Alain Servais, Belgio, Sana Quisisarni New York, Ernesto Esposito, Napoli. Tra le ultime performance ricordiamo: Con-Tatto, Byblos Art Hotel |Villa Amistà, Verona (2015); La Robe Museo MADRE, Napoli (2012), Please return to you, CIAC Centro Internazionale per l'Arte contemporanea, Roma (2011).

La performance Monumento di Passaggio è inserita nel programma del Maggio dei Monumenti promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, è realizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli e gode del matronato della Fondazione DonnaRegina per le Arti Contemporanee.

Martedì 2 maggio ore 19.30

Quartiere intelligente
Scala Montesanto, 3 Napoli
ingresso libero



Messaggio di Gino il giovedì 4 giugno 2015 alle 09:09   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

4/6/2015

Virginia Zanetti

Dino Morra Arte Contemporanea, Napoli

Poggiare i piedi dentro l'anima/Studio quarto per l'estasi nel paesaggio. Una performance in cui si incontrera' la superficie dell'altro in ascolto reciproco. L'argilla registrera' l'azione collettiva diventando testimonianza scultorea.


 

comunicato stampa

a cura di Marianna Agliottone

La Galleria Dino Morra Arte Contemporanea è lieta di presentare, giovedì 4 giugno 2015, dalle ore 19.00, la performance di Virginia Zanetti dal titolo Poggiare i piedi dentro l'anima /Studio quarto per l'estasi nel paesaggio.

Nel momento in cui diventiamo consapevoli degli indissolubili legami che ci connettono a tutte le altre esistenze, comprendiamo anche che la nostra vita ha significato solo in relazione a esse e che solo all’interno di tale relazione si sviluppa e si esalta la nostra identità. Chi sa comprendere questo principio può trasformare ogni cosa, positiva o negativa, in uno stimolo per una ulteriore crescita personale ed una maggiore comprensione del mondo.

Studio per l'estasi nel paesaggio, è una ricerca che Virginia Zanetti ha iniziato nel 2013 per sperimentare la fusione col tutto attraverso l'espansione del sé e la negazione del piccolo io. Si tratta di un ciclo di lavori performativi sviluppati in contesti specifici come la terra antropizzata del paesaggio toscano, il pubblico di un teatro d'avanguardia oppure la flora e la fauna della macchia mediterranea originaria, che diventano paesaggio attivo con cui sperimentare la dissoluzione nella totalità.

Poggiare i piedi dentro l'anima, a cura di Marianna Agliottone, è la quarta tappa, pensata per gli spazi della Galleria all’interno dell’ex Lanificio di Porta Capuana a Napoli. Spazi in cui ogni singola presenza sarà guidata a sperimentare il contatto globale - uditivo, cinetico, fisico, energetico e percettivo - con ciò che le sta intorno. Un'azione dove si incontrerà la superficie dell'altro in ascolto reciproco, abbandonandosi all'ignoto, sperimentando il fastidio della vicinanza o l'unione nello scontro, poggiando i piedi sulla materia fino a scivolare dentro l’anima.

L’azione collettiva è pensata dunque come uno sviluppo spontaneo, non controllabile nella sua durata e nella sua forma, aprendosi a molteplici significato. Col proprio corpo, si può arrivare a ripercorrere a ritroso il moto evolutivo della terra, fino a percepirne la sua consonanza con le dinamiche delle relazioni umane, con gli stadi primordiali della vita che sono già contenuti nella memoria del corpo.

Attraverso il transfert, inteso sia come trasferimento fisico che emozionale, l'artista mette in atto il conflitto tra moto di espansione e quello di dissoluzione, sperimentando sia la dimensione estetica che estatica: tematica su cui Virginia Zanetti ha lavorato durante il workshop di preparazione all’evento del 4 giugno, coinvolgendo, in particolare, gli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, artisti e persone comuni.

L'argilla, emulando il processo di fossilizzazione, verrà usata come dispositivo per registrare l’azione collettiva, tentando di fissare dentro sé ciò che è stato: testimonianze scultoree che il pubblico troverà in mostra a partire da sabato 6 giugno 2015.

Virginia Zanetti, è nata a Fiesole (FI) nel 1981. Performer e artista visiva, il suo lavoro è stato presentato in importanti istituzioni e musei internazionali tra cui il CAC Luigi Pecci di Prato, il CACT di Bellinzona, il Man di Nuoro, la Kunsthalle di Berna ed acquisito da istituzioni museali come il MAC di Lissone. La sua opera è stata scelta per illustrare il volume “Breve storia della curatela” di Hans Ulrich Obrist, pubblicato da Postmediabooks nel 2011. Website www.virginia-zanetti.com

RINGRAZIAMENTI La performance di Virginia Zanetti Poggiare i piedi dentro l'anima/Studio quarto per l'estasi nel paesaggio è realizzata grazie alla preziosa collaborazione di Antonio Conte, Amedeo De Caro, Margherita Martino, Libara Valenzi, Vastola Maria, Lucia Mugnolo, e degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli: Miriam Altomonte, Debora Attanasio, Maria Antonietta Barretta, Riccardo Celano, Daniela D'Amore, Mattia Di Matteo, Rea Gloria, Serena Martella, Lucia Pagliaro, Agostino Rampino, Maria Vittoria Rossi, Giuseppina Russo.
Filippo Felaco ceramiche.

Documentazione ph e video Danilo Donzelli.

Performance: giovedì 4 giugno 2015, inizio ore 19.00

L'esposizione delle opere sarà inaugurata sabato 6 giugno 2015, dalle ore 11.30.

Galleria Dino Morra Arte Contemporanea
ex Lanificio di Porta Capuana piazza Enrico De Nicola, 46 Napoli
Aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19
Sabato dalle 10 alle 13
Domenica chiuso



Messaggio di Gino il giovedì 4 giugno 2015 alle 09:09   -  forum administrator-  forum moderator
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4/6/2015

Universi Fotografici

Movimento Aperto, Napoli

Questi fotografi cercano di liberarsi dai legacci egotici dello sguardo soggettivo per praticare una fotografia senza soggetto. Opere di Federica De Meo, Michela Fabrocino, Katia Siviglia e Danilo Veccia.


 

comunicato stampa

Giovedì 4 giugno 2015 alle ore 17,00 a Napoli presso Movimento Aperto, in via Duomo 290/c, Napoli si inaugura la mostra collettiva Universi Fotografici . Federica De Meo Michela Fabrocino Katia Siviglia e Danilo Veccia .La mostra resterà aperta fino al 30 giugno, lunedì e giovedì dalle 17 alle 19 e su appuntamento.

"Questi fotografi cercano faticosamente di liberarsi dai legacci egotici dello sguardo soggettivo per praticare una fotografia senza soggetto, termine coniato dal filosofo MARIO COSTA, percorrendo una strada estetica già delle avanguardie storiche in cui è il rapporto fotografo/tecnica a generare le immagini e non le fantomatche emanazioni del soggetto immortalato”, scrive MARCO ZAGARIA, docente di Fotografia come Linguaggio Artistico presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e maestro dei quattro giovani fotografi.

Emancipandosi dall’obligo di rappresentare il reale, “le loro immagini dimostrano come esista un universo fotografico ancora tutto da scoprire e come sia gratificante e liberatorio questo diverso rapporto dialogico con il dispositivo macchina fotografica”, continua MARCO ZAGARIA.

FEDERICA DE MEO Il suo lavoro analogico nasce da una riflessione sull’errore fotografico. “Il progetto CONTAMINAZIONI nasce quindi dal mio desiderio di far vivere la materia fotografica, di farla muovere e mutare secondo una propria autonomia non condizionata dal volere del fotografo, il cui ruolo diviene simile a quello del direttore d’orchestra, egli da il via al processo, dirige il tutto ma non esegue in prima persona la melodia”, scrive la stessa Federica De Meo.

MICHELA FABROCINO Attraversa il referente con immagini che descrivono forme lineari fatte di luce e rumori fotografici.

KATIA SIVIGLIA Ha scelto tra le diverse tecnologie fotografiche quella delle pellicole a sviluppo immediato per avere un controllo diretto sulla materia fotografica stessa.

DANILO VECCIA Lavorando sapientemente al limite ,produce immagini sospese in cui il referente acquista un altro valore pur non perdendosi come dato oggettivo; il colore e la luce escono fuori da un processo dialogico sottile e sempre difficile da controllare, in cui il rapporto del fotografo con il dispositivo è cruciale e sostanziale.

Inaugurazione Giovedì 4 giugno 2015 alle ore 17

Movimento Aperto
via Duomo, 290/C (piazza Filangieri) Napoli
lun e gio 17-19
ingresso libero



Messaggio di Gino il giovedì 4 giugno 2015 alle 09:10   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 4 al 28 giugno 2015

Marco Bolognesi - Sendai City. Alla fine del futuro

lambda print su print e plexiglass Die and smile
 [Vedi la foto originale]
PAN - PALAZZO DELLE ARTI NAPOLI - PALAZZO ROCCELLA
vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede
Via Dei Mille 60 (80121)
+39 0817958605 , +39 0817958608 (fax)
info@palazzoartinapoli.net
www.palazzoartinapoli.net
individua sulla mappa Exisat
individua sullo stradario MapQuest
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Eventi in corso nei dintorni

L’esposizione è un percorso articolato e interattivo, in cui il visitatore entra fisicamente in Sendai City, la città postmoderna dove vivono organismi cibernetici, mutanti, valchirie aggressive e poco vestite, numerose schiere di robot e un ridottissimo esercito di umani prodotti in laboratorio. La megalopoli ipertecnologica creata da Bolognesi in dieci anni di ricerca e sperimentazione (il nome Senday City è un omaggio allo scrittore cyberpunk William Gibson), è un mondo metafisico alternativo, governato da un’intelligenza artificiale e sospeso tra passato e futuro, in cui l’artista racconta le contraddizioni del nostro presente in un mix psichedelico
orario: lunedì, mercoledì-sabato ore 9.30-19.30, domenica 9.30-14.30
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 4 giugno 2015. ore 18
catalogo: in galleria. NFC edizioni
ufficio stampa: barbaramigliardi@hotmail.com
curatori: Valerio Dehò, Massimo Sgroi
autori: Marco Bolognesi
note: Conferenza stampa 4 giugno ore 11.00 alla presenza dell’artista e dell’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli Nino Daniele
genere: arte contemporanea, personale


Messaggio di Gino il giovedì 4 giugno 2015 alle 09:11   -  forum administrator-  forum moderator
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Nola (NA) - dal 4 al 16 giugno 2015

Carlo Giuseppe Zuozo - Il ricordo dell'accaduto

Cum-scire, coscienza. Acrilico su carta, 35x35 cm, 2015.
 [Vedi la foto originale]
SPAZIO AMIRA ARTE CONTEMPORANEA
vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede
Via San Felice 16 (80035)
+39 , +39 (fax), +39
spazioamira@libero.it
individua sulla mappa Exisat
individua sullo stradario MapQuest
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Eventi in corso nei dintorni

Una personale dell'artista Carlo Giuseppe Zuozo che illustra la sua recente produzione per la prima volta nella sua città. In esposizione undici dipinti ad olio ed acrilico ed una scultura in carta e sabbia smaltata.
orario: da lunedì a domenica ore 10-12 e 15-19
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 4 giugno 2015. ore 19
catalogo: in galleria. testo a cura di Enzo Battarra, pp. 40, gratuito
curatori: Raffaele Avella, Vittorio Avella, Enzo Battara, Antonio Sgambati
autori: Carlo Giuseppe Zuozo
genere: arte contemporanea, personale


Messaggio di Gino il venerdì 5 giugno 2015 alle 12:12   -  forum administrator-  forum moderator
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5/6/2015

Massimo Luccioli - Luigi Pagano

Pagea Arte Contemporanea, Angri (SA)

Continuita' della Materia. Due archeologi e cercatori dell'immagine, che hanno al denominatore comune delle proprie ricerche quella materia tanto oggetto di discussione prima dei filosofi e poi dei fisici.


 

comunicato stampa

Continuità della Materia è il naturale incontro tra Massimo Luccioli, tarquiniese, scultore, ceramista, e Luigi Pagano, scafatese, pittore. È la complicità di due artisti apparentati, due archeologi e cercatori dell’immagine, che hanno al denominatore comune delle proprie ricerche quella materia tanto oggetto di discussione prima dei filosofi e poi dei fisici.
Materia pura, decisa, continua, da essere il filo rosso che unisce la selezione delle opere in esposizione ed il trait d'union della maturità artistica di questi due instancabili solitari della scultura in ceramica e della pittura.

Continuita' della Materia
Massimo Luccioli - Luigi Pagano

Luccioli e Pagano eseguono opere di ceramica e di pittura. Queste esperienze arricchiscono oggi la loro arte di nuovi soggetti e li orientano stilisticamente verso un’espressione dalle forme e dalle linee sempre più semplificate e pure. I personaggi di queste loro composizioni sembrano provenire da un mondo arcaico e primordiale, sacerdoti e fedeli di un rito religioso misterioso ed esoterico, scandito dai colori freddi e spenti, protagonisti che perdono sempre più la loro identità, che sembrano smaterializzarsi in presenze impalpabili.

Sono composizioni che lasciano spazio alla memoria ed alla fantasia dello spettatore di ricostruire le immagini che costituiscono il racconto. Il nostro sguardo sarà in grado di rivedere l’immagine creata dall’artista? Ricordo ancestrale o semplice suggestione? E con ciò, quel che v’è alle spalle: quell’amore trepido, che è in Luccioli e Pagano, per la pittura e la scultura; gesti mai uguali e predefinibili, ed ogni volta pertinacemente ricercati in una gamma di scelte infinite, che sono alla base di quelle azioni quotidianamente conosciute e ripercorse. Con la consapevolezza che questi riti si espletano procedendo su di un sottile confine, limen, che ha da un canto il baratro dell’approssimazione, e dall’altro quello di una gratuita fuga in avanti.

Luccioli
La calligrafia di Massimo Luccioli, dal segno filante ed ora marcato e graffiato, parla la lingua della scultura con un lirismo etrusco, orientaleggiante. Disegnatore accanito, ama il disegno libero da ogni formula stilistica che non sia la sua. Imperniato sulla figura umana, la sua rappresentazione è un elemento essenziale per la sua arte. Egli ha creato una visione del corpo dal contorno rivelatore di volumi e moti nello spazio come se fosse quasi sempre disegnato dal vero prima di essere scultura, con l’abitudine di una pura semplicità carica di sentimento. Però c’è qualcosa di inquietante in questa normalità. L’artista valorizza il disegno con una sorta di purificazione preliminare vertiginosa e con intuizione formale, un problema di formulazione stilistica ed un’incessante ricerca emblematica disegnativa prima di portarla in plastica nella modulata essenzialità delle forme.
Luccioli ha creato un proprio universo fantastico, popolato da segni posti in uno spazio indefinito, delle morfologie psicologiche, dei paesaggi interiori, che lasciano libertà espressiva al gesto guidato dall’inconscio, senza il controllo della ragione.

Pannelli come questi sembrano ambientati in un universo parallelo, che potremmo definire siderale, che l’artista colloca non all’esterno, ma all’interno della propria mente: è uno spazio immaginario, popolato da inverosimili segni e complicate forme, vagamente biomorfe o antropomorfe. Lo sfondo è illuminato con stridenti contrasti di ombre del tutto illogiche o inaspettate. Le forme, sia rigidamente geometriche, sia dalle linee sinuose ed intricate, sgorgano liberamente dalla mano felice dello scultore, senza un ordine preciso. L’impressione finale, chiaramente voluta, è quella di un insieme disordinato, in frenetico ed incessante movimento. Gli scultori sono devastati dalla materia come certi dottori dai raggi X. La materia è il cuore della scultura di Luccioli, ed il disegno l’anima della sua arte che doveva stare nella legalità della purezza.
Luccioli, tarquiniese con serenità severa, ha col suo genio creativo fermato l’arte al suo orologio. Ha consumato il matrimonio della scultura con la pittura ed in particolare con la mimica del disegno che è segno dell’avvento al trono di un’arte completa.

Pagano
Uomo preciso, limpido, pieno di esperienza vitale, ecco com’è Luigi Pagano, pittore: un artista antico del secolo in corso. Nella pittura, imponente e seducente, ha impresso un dialogo forte, come certe unità murarie delle chiese gotiche che suscitano ammirazione nella loro timida maestà. Pagano nella tavolozza come nei disegni mescola la natura cupa, che nel suo mondo significa dar loro forza. Forza del luogo esterno, chiuso in sé stesso, compatto, che la pressione degli orizzonti ravvicinati porta ad un massimo di intensità. Caratterizzando con straordinaria forza espressiva, rinforzando anche i disegni con i neri decisi, per ottenere forti contrasti chiaroscurali tipicamente suoi: Pagano ama il bianco e nero, e il nero è uno dei suoi colori preferiti – c’è un nero Pagano.

Guarisce la pittura ed il disegno dalla prostituzione degli abbracci leziosi, cercando di obbligarli a restare con l’epidermide fortemente negromantico. La sua attenzione è rivolta alle molteplici possibilità espressive della materia; perciò dispone sulla tela materiali eterogenei. I suoi interventi sulla superficie pittorica sembrano istintivi e causali, che nascono dall’inconscio e sfuggono al controllo della razionalità. La simmetria assume un certo rilievo per due motivi: da una parte una reminiscenza dell’arte antica, che vedeva nell’ordine degli elementi e nell’armonia uno dei suoi cardini principali. Dall’altra una concezione organica della materia, che qui si nota in un’allusione, appena accennata, a figure umane, nella trasparenza delle pelle. L’artista mette in primo piano la forza e l’energia dell’atto pittorico fine a se stesso, che si alimenta della propria vitalità creatrice. C’è maggiore attenzione al ritmo delle varie parti, che seguono un andamento meno nervoso; allo stesso modo la luce accarezza la composizione, invece di aggredirla e tormentarla come faceva nelle opere degli anni precedenti.
La superficie di questi dipinti mettono in primo piano la gestualità pittorica dell’artista. La sua pittura è contemporaneamente semplice ed ermetica, perché si basa su pochi segni elementari, ma al tempo stesso il loro significato è volutamente oscuro ed indefinito, come un alfabeto misterioso, come se le masse fossero coinvolte in una danza vorticosa ed incontrollata. In questo modo il gesto pittorico viene enfatizzato ed insieme drammatizzato, così da esasperare la dimensione dionisiaca, istintiva e sfrenata, che parte dall’inconscio.

L’arte di questo solitario è una dimostrazione di forza vitale, un impeto arcaico e barbarico, un primitivismo, ed i suoi eroi partecipano dell’angoscia moderna che rende ormai incapaci di attingere alla sublime indifferenza del mondo classico. Un’inquietudine nuova li pervade, quella di un tempo in cerca di sé stesso ma che non può non indulgere alle nostalgie anche quando pensa di dover costruire una nuova storia.

La loro arte non lusinga subito l’occhio.
Luccioli e Pagano sono artisti archeologi e cercatori.
C’è parentela tra i due.

Vorrei spendere poche parole su questi due artisti, su come ci siamo conosciuti, incontrati. E che spiegherà anche il legame che ci unisce, oramai più che decennale; complicità anch’essa che sa d’arcaico ed antico. E d’autentico. Luccioli. Mi invitò un maturo maestro, anch’esso partenopeo, scultore, Vincenzo Gaetaniello, a conoscere il suo lavoro, e l’artista. Magnifico gesto, quello di un maestro che indica ad un allievo un altro artista di valore. Pagano. Da un libro, da un catalogo. Vi era pubblicato un suo disegno. Volevo conoscere l’autore di quel disegno. L’ho cercato, così ci siamo incontrati. Da un artista nel suo studio e da un libro. Per me cose indispensabili. Oggi indispensabile è per me la loro arte, ma soprattutto l’autenticità di questi due artisti.
Roberto Savi

Massimo Luccioli (Tarquinia, 1952) inizia la sua attività espositiva nel 1977 e da allora, all’interno di una ricerca coerente, sperimenta diverse modalità espressive passando dalla pittura alla scultura in terracotta. Tra le varie esperienze, si ricordano le mostre personali: “I Sentieri dell’Arte” galleria Rondinini di Roma del 1992; l’installazione in ceramica “Wie die Blätter im wind” alla Galleria Brotundspiele di Berlino del 2000. Con “Armonie” al Museo Laboratorio Arte Contemporanea Università La Sapienza di Roma del 2002, ed “Elaborazioni Sonore nel Segno” evento collaterale ad Artefiera di Bologna del 2004, riproposta a Berlino, Istituto Italiano di Cultura nel 2004, a Venezia, Accademia di Belle Arti nel 2005 e come “Elaboración sonora en el signo” Facultad de Artes y Letras, Universidad Habana, a Cuba nel 2007, Luccioli compie un’ulteriore passo nello studio delle possibilità di creare un parallelo artistico tra la sua ricerca grafica e quella sonora.

Negli ultimi anni si dedica soprattutto a lavori in terracotta e su carta; si ricordano le mostre: “Spazio e tempo dell’Evocazione”, al Centro di paleontologia vegetale della Foresta Fossile di Dunarobba ad Avigliano Umbro (TR), nel 2011 e “Lo Studiolo di San Girolamo, il Pellegrino del Dubbio”, istallazione in terracotta, al Chiostro di San Salvatore in Lauro, a Roma nel 2010.
Tra le mostre collettive, varie, ricordiamo alcune partecipazioni al Premio Michetti di Francavilla a mare (PE), in particolare la “Biennale d’arte ceramica contemporanea” a Frascati nel e la mostra “Scultura ceramica contemporanea in Italia” alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma nel 2015.

Luigi Pagano (Scafati, 1963) inizia ad esporre dal 1984 ed ha seguito negli anni una continua ricerca nella pittura che lo ha portato a ricevere apprezzamenti in Italia ed in Germania. Tra le varie mostre personali e collettive, ricordiamo la partecipazione alla XI Quadriennale Nazionale d’Arte nel 1986 al Palazzo delle Esposizioni di Roma e nel 1987 ad Arezzo ed a Scafati una mostra celebra l’esperienza artistica de L’Officina di Scafati, riproposta nel 2015 nella rassegna antologica degli anni ottanta Rewind ospitata nelle sale di Castel Sant’ Elmo di Napoli. E’ del 1988 la sua mostra personale alla galleria Morone 6 a Milano e la partecipazione a Roma arte oggi, Galleria Break Club, Roma, e nel 1999 al Premio Michetti.

Diverse esperienze espositive al Museo FRAC Baronissi ed alle Biennali d’Arte Sacra al Museo Stauros di San Gabriele Colledara, sono stati appuntamenti che gli hanno consentito di presentare con continuità lo sviluppo della sua ricerca nel corso degli anni novanta. Nel 1999 è uno degli artisti di BNL, Una banca per l’arte oltre il mecenatismo, presso il Chiostro del Bramante a Roma e l’anno successivo sempre a Roma la sua importante personale alla galleria Giulia. Nel 2003 è protagonista presso la storica Libreria Guida di Napoli di un Incontro d’arte.

Del 2004 la prima esperienza in Germania con la mostra personale presso l’istituto di Cultura Italiano a Monaco di Baviera promosso dalla Regione Campania. Nel 2005 realizza nel Duomo di Napoli l’opera celebrativa Ferita in permanenza, che lo porta all’invito della 51a Biennale di Venezia con l’evento Già e non ancora nella chiesa di San Lio. Nel 2006 presenta la personale Ad occhi chiusi, al Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella, di Napoli, che ripeterà a Monaco di Baviera come Mitgeschlossenenenaugen all’Accademia di Musica e Teatro. Nel 2007 la sua personale alla galleria Grafio di Prato.
Nel 2011 è la partecipazione a Lo stato dell’arte, 54° Biennale di Venezia, Pontecagnano Faiano e la mostra Fienga, Pagano,Vollaro, presenze di Scafati alla Biennale di Venezia, presso il Real Polverificio Borbonico di Scafati. Nel 2012 realizza la mostra a due Trasmutazioni, presso l’ObersteBaubehördeimBayerischenStaatsministeriumdesInnern, a Monaco di Baviera, con la scultrice Maria Rucker. Nel 2013 partecipa a Monaco di Baviera a 200 Verdi Wagner-Face to Face, Gasteig-Foyer-BereichMünchnerPhilharmonie.

Inaugurazione 5 giugno ore 18.30

Pagea Arte Contemporanea
via Concilio, 99Angri (SA) Campania
tutti i giorni 17-20, lun chiuso
ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 5 giugno 2015 alle 12:17   -  forum administrator-  forum moderator
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5/6/2015

Satoshi Hirose

Galleria Umberto Di Marino, Napoli

Heteronym. L'artista presenta nuovi lavori: il risultato e' la costruzione di una personale cosmogonia che si nutre di influenze provenienti sia dal pensiero orientale che da quello occidentale.


 

comunicato stampa

La Galleria Umberto Di Marino è lieta di presentare il primo appuntamento di ten more ten, una programmazione espositiva da svolgersi nel corso di un intero anno, concepita in occasione del decennale della sede napoletana e del ventennale dalla prima fondazione in Giugliano in Campania.

La serie di eventi diffusi in tutta la città di Napoli si avvarrà della collaborazione di diverse istituzioni pubbliche, oltre che di privati e collezionisti vicini al percorso di Umberto Di Marino in questi anni. Gli artisti della galleria o ad essa legati da relazioni pluriennali di scambio intellettuale, infatti, verranno coinvolti in mostre concepite per lo spazio di via Alabardieri, ma anche in installazioni, proiezioni, conferenze e progetti site-specific per luoghi significativi del paesaggio urbano e della scena culturale locale.

I temi da sempre cari alla linea direttiva della galleria, quali l'indagine sociale attraverso il paesaggio, la dérive antropologica, il viaggio e le trasposizioni geopolitiche dei fenomeni culturali, il post-colonialismo e il fallimento del Modernismo, saranno riletti in una rielaborazione costante dei contenuti e dei processi artistici, fino a concludersi con l'apertura al pubblico di un vero e proprio cabinet. Foto, documenti d'archivio, opere, bozzetti, testi e lettere daranno forma all'intreccio di relazioni umane e professionali che hanno attraversato le due sedi storiche, al servizio di un'idea di galleria intesa innanzitutto come laboratorio comune di pensiero e luogo aperto alla sperimentazione. Allo stesso modo l'invito raccoglie tutte le mostre di questi dieci anni in un compendio visivo e un omaggio sentito alle tracce lasciate dagli artisti.

In occasione dell'apertura di questo ciclo, venerdì 5 giugno, Satoshi Hirose presenterà Heteronym, una corposa monografica in cui l'artista offre al pubblico nuovi lavori, associandoli alla rilettura di opere del passato. Il risultato è la costruzione di una personale cosmogonia che si nutre di influenze provenienti sia dal pensiero orientale che da quello occidentale.
«Nel viaggio, il dialogo tra me e gli altri pare avvenire in un tempo che non esiste, sito oltre la corrente del flusso temporale, accadere in qualche luogo che non è nessun posto in particolare. II viaggio si scopre uno spazio quieto dove i confini dell’identità dell’io divengono sfocati e imprecisi.» Dalle parole dell'artista in occasione del testo Identità vagante (2007) emerge la stretta interrelazione tra l'incontro con culture diverse e la complicata definizione di un'individualità e di prospettive personali all'interno di una società globalizzata e sempre più orientata alla contaminazione dei linguaggi. Una profonda analisi delle dinamiche di creazione della cultura contemporanea, arricchita da forti riferimenti filosofici, che fin dalla personale Pas au-de-là del 2004 a Giugliano e poi con Microcosm a Napoli nel 2008, hanno suggerito un filone d'indagine tra i più fondanti per la ricerca della galleria.

Il titolo Heteronym, ispirato agli eteronimi di Fernando Pessoa, costituisce un primo richiamo alla fluidità con cui diamo luogo alla continua moltiplicazione d'identità all'interno di dimensioni sia reali che virtuali. L'idea della mostra, quindi, rifacendosi alle concezioni cognitive della dottrina neoplatonica, tenta di riportare armonia tra microcosmo e macrocosmo. Il percorso espositivo introduce immediatamente lo spettatore nello spazio metafisico con Tama ovvero la materializzazione dello spirito in forme sferiche, secondo un'accezione comune sia alla filosofia giapponese che agli studi antropologici e di archeologia cognitiva sulle antiche popolazioni europee e autoctone americane.

L'ultima stanza, invece, riporta ai sensi e ad una percezione mutevole del mondo con lavori storici come La casa del limone e Aperitivo, mentre la seconda stanza tenta di tracciare un'intersezione tra queste due dimensioni. Bean cosmos, ad esempio, racchiude in sé il simbolo della cultura materiale più povera e la riflessione metafisica più alta, il maschile e il femminile, contemplando l'aspirazione ad annullare tempo, spazio e ogni confine esistente tra sé e gli altri, tra uomo e natura, tra vita e morte.

Inaugurazione 5 giugno 19-22

Galleria Umberto Di Marino
via Alabardieri, 1 Napoli
lun-sab 15-20
ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 5 giugno 2015 alle 12:17   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 5 giugno al 4 luglio 2015

Come l’acqua sul fuoco…l’alchimia tra cibo e design

©patsavarese
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CASTEL DELL'OVO
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Via Luculliana (80132)
casteldellovo@comune.napoli.it
www.comune.napoli.it
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Eventi in corso nei dintorni

Tra fotografie di prodotti, luoghi del cibo, oggetti e immagini che hanno fatto la storia del food design trova spazio la creatività contemporanea frutto del lavoro svolto da designer italiani e internazionali che hanno partecipato al Concorso di Idee “Dal Vesuvio ai Campi Flegrei…navigando tra saperi, sapori e design” lanciato il 30 dicembre 2014 e conclusosi il 28 febbraio scorso
biglietti: free admittance
vernissage: 5 giugno 2015.
ufficio stampa: info@dipuntostudio.it
genere: design, collettiva
web: www.thesignevent.it


Messaggio di Gino il venerdì 5 giugno 2015 alle 12:18   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 6 giugno al 20 settembre 2015

Oppy De Bernardo - La legge è uguale per tutti

part. installazione La Legge è Uguale per Tutti
 [Vedi la foto originale]
EVENTITRE
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Via Giovanni Tommaso Blanch 23 (80143)
+39 , +39 (fax), +39
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Eventi in corso nei dintorni

La prima personale dell’artista italo - svizzero a Napoli, nasce come indagine socio-antropologica delle fenomenologie comportamentali e relazionali dell’individuo contemporaneo, partendo e approdando dalla/alla dialettica Sacro/Profano.
orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 16.30 alle ore 19.30, il sabato su appuntamento
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 6 giugno 2015. h 19
curatori: Raffaella Barbato, Ermanno Cristini
autori: Oppy de Bernardo
genere: arte contemporanea, personale
email: infodisturb@gmail.com


Messaggio di Gino il sabato 6 giugno 2015 alle 09:34   -  forum administrator-  forum moderator
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 Vincenzo Vavuso: Strutture estreme
 
Sabato 20 giugno 2015, alle ore 18.30, si inaugura la mostra di Vincenzo Vavuso, a cura di Angelo Calabrese, all’Atelier Controsegno, in Via Napoli 201, Pozzuoli, Napoli (nei pressi della stazione Cumana Dazio). Per l’occasione l’Artista, rientrato da Londra, per la prima volta a Pozzuoli, sarà presente in galleria, mentre dalle ore 19.00, la Junior Company Ballet del Liceo Coreutico Alfano I di Salerno interpreterà la coreografia Frammenti di Romina Bordi. Sarà inoltre possibile assistere alla proiezione di un video riguardante il percorso artistico di Vavuso.
In chiusura, domenica 12 luglio, l’Associazione Art et Ballet di San Prisco (Caserta) si esibirà nella performance, in linea con il tema della mostra, L’Arte in... polvere di Patrizia Di Matteo, seguirà la presentazione del libro di Vincenzo Vavuso, Rabbia e silenzio.

 
È in arrivo alla Galleria Controsegno di Pozzuoli (in via Napoli 201), un artista originale, fantasioso, propositivo: Vincenzo Vavuso, con la mostra Strutture estreme.
L’esposizione sarà inaugurata il 20 giugno 2015 alle ore 18:30, con gli interventi del critico d’arte Angelo Calabrese e del prof. Franco Bruno Vitolo. A completamento dell’evento, dalle ore 19.00, la Junior Company Ballet del Liceo Coreutico Alfano I di Salerno interpreterà la coreografia Frammenti di Romina Bordi: durante la serata sarà possibile assistere alla proiezione di un video che mostra il percorso artistico di Vavuso.
Terminerà domenica 12 luglio, con un finissage in cui l’Associazione Art et Ballet di San Prisco (Caserta) danzerà, in linea con il tema della mostra, la performance L’Arte in... polvere di Patrizia Di Matteo. Subito dopo seguirà la presentazione del libro d’arte di Vincenzo Vavuso, Rabbia e silenzio, realizzato nel 2014 e pubblicato in un numero limitato di 100 esemplari, numerati e firmati personalmente dall’Artista, con alcuni suoi interventi manuali, che li rendono l’uno diverso dall’altro. Due appuntamenti unici e imperdibili, per chi ama l’arte, sotto le sue mille sfaccettature.
 
Vincenzo Vavuso, salernitano, si è formato nel culto della pittura figurativa del grande Ottocento napoletano e si è raffinato attraverso la conoscenza dei maestri dell’informale contemporaneo, come Paladino, Emblema e Spinosa.
Anche per questo la sua produzione, iniziata con la pubblicazione di un libro illustrato sulla pittura napoletana degli ultimi due secoli (La pittura espressione di noi stessi, ed. Terra del Sole, 2012) e con opere in cui dominava l’elemento materico in composizioni informali a tinte forti, ha maturato negli ultimi due anni uno stile nuovo e una qualità che gli hanno fatto guadagnare numerosi riconoscimenti (tra cui l’inserimento di un’opera nel nascente Museo di Arte Moderna e Contemporanea del Friuli) e mostre prestigiose in Italia (Salerno, Roma, Gualdo Tadino, alla Galleria delle zattere di Venezia, alla Galleria 20 di Torino) e anche all’estero (alla Trispace Gallery di Londra e all’Hotel Hilton di Dubai).
Sono le opere della serie Rabbia e Silenzio: cromostrutture, o pittosculture, materiche, di forte impatto visivo armoniosamente disarmonico, caratterizzate con chiarezza da un tema dominante, di grande effetto e attualità: il maltrattamento e l’emarginazione a cui nella moderna società distratta, corrotta e superficialmente tecnologica, viene sottoposta la Cultura, baluardo della dignità umana. Tale violenza viene rappresentata dalla presenza costante di pagine di libri, o di fogli, gualciti, bruciacchiati, tagliati ad opera di agenti simbolici come scarponi, seghe, trapani, ragnatele, con corollari altrettanto simbolici come grumi rosso sangue, occhiali e vetri spappolati, alberi inariditi.
Questa serie è stata recentemente integrata dalla nuova produzione Spider Art, in cui, pur conservandosi la tematica dell’emarginazione della Cultura attraverso segni di pagine maltrattate, la forma diventa più agile, elegante e geometricamente circoscritta, per la presenza di leggere ragnatele metalliche rettangolari che non si poggiano su nessuna tela, il che esprime contemporaneamente la drammatica sospensione del momento ma anche la possibilità e la necessità di un sostegno che dia sfondo visivo e corra in aiuto sociale.
Le due serie rappresentano il nucleo fondamentale delle oltre trenta opere che saranno esposte alla Galleria Controsegno. Il titolo della manifestazione Strutture estreme, non nega il messaggio, ma ne rafforza l’arco di retroterra culturale: infatti le opere di Vavuso sono reperti quasi arcaici per la visceralità atavica delle forme e nello stesso tempo sono profetiche perché attraverso queste forme lanciano un avvertimento e un messaggio contemporaneo, inducendo a una profonda riflessione e spingendo all’azione, per salvare le qualità primordiali dell’uomo, oggi minacciate dalle grinfie di una società superficiale senza un’identità solida e gratificante.
Le opere di Vavuso sono moderne e di impatto immediato: parlano chiaro, nella tradizione della comunicazione creativa, e nello stesso tempo con le loro stilizzazioni, metafore e composizioni materiche in libertà, si collocano nel pieno dell’arte contemporanea. Sono belle e provocatorie… e sono anche “controsegno”. Sono le opere che non c’erano, così come Vavuso è l’artista che non c’era…
Anche per questo vederle sarà una scoperta tutta da gustare.
 
Curatela: Angelo Calabrese
Presentazione:  Franco Bruno Vitolo
Allestimento: Atelier Controsegno
Pubbliche relazioni e ufficio stampa: Franco Bruno Vitolo e Rosalba Volpe

 
Catalogo: Daphne Museum Edizioni, a colori, rilegatura filo refe, formato 23 x 23 cm, 34 pagine, stampato su carta  Symbol Freelife Satin – Fedrigoni

 
La mostra resterà aperta tutti i giorni dal 20 giugno al 12 luglio, dal martedì alla domenica: 17.00 – 21.00. Lunedì e festivi chiuso. INGRESSO LIBERO.
Info: +39 3332191113 – controsegno@libero.it – FB: Atelier Controsegno
Evento FB: https://www.facebook.com/events/622206461215643/
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Messaggio di Gino il martedì 9 giugno 2015 alle 09:03   -  forum administrator-  forum moderator
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9/6/2015

Giulio Paolini

Museo Cappella Sansevero, Napoli

Da lontano. Per il suo intervento nel tempio barocco, Paolini ha ideato un'opera costituita da due basi di plexiglas collocate una di fronte all'altra e sormontate da una teca. Su ciascuna base si trova il calco di una mano in gesso, associato a tondi trasparenti che trattengono dei frammenti d'immagine dell'antico pavimento della Cappella.


 

comunicato stampa

Dopo il successo di Ann Veronica Janssens dello scorso anno, torna l’arte contemporanea al Museo Cappella Sansevero di Napoli con l’installazione di Giulio Paolini, ancora una volta grazie alla collaborazione della Galleria Alfonso Artiaco. L’inaugurazione si terrà martedì 9 giugno (ore 19.00) e l’opera potrà essere ammirata fino al 20 luglio. L’evento si inserisce nell’ambito della terza edizione di MeravigliArti, la rassegna di eventi tra letteratura, teatro, musica e arte ideata da Fabrizio Masucci e diretta da Paola Servillo.

Per il suo intervento nel tempio barocco, Giulio Paolini ha ideato l’opera Da lontano, costituita da due basi di plexiglas collocate una di fronte all’altra e sormontate da una teca. Su ciascuna base si trova il calco di una mano in gesso, associato a tondi trasparenti che trattengono dei frammenti d’immagine dell’antico pavimento della Cappella Sansevero e altri dettagli, riprodotti su acetato.

In un caso, la mano è aperta e orientata in posizione verticale, e gli elementi d’immagine riproducono, oltre al pavimento, particolari di un’esplosione cosmica che allude al Big Bang. Nell’altro caso, la mano è chiusa e coricata e trattiene, oltre ai tondi, una riproduzione fotografica della Terra.

Negli intenti dell’artista, “i disegni delle croci e dei quadrati concentrici, dall’originario pavimento labirintico della Cappella, sono sovrapposti e collocati simmetricamente a evocare la distanza tra l’eco di un lontano Big Bang e l’orbita del pianeta Terra”; le due mani “sembrano fissare l’inizio e la fine di un itinerario ermetico e imperscrutabile”.

Il Museo diventerà così la speciale location per ammirare l’installazione di uno dei più grandi maestri del panorama internazionale. La rassegna MeravigliArti presenta fino alla metà di giugno un cartellone di eventi tra teatro, musica, arte e letteratura che consentono al pubblico di vivere in modo speciale la straordinaria cappella barocca concepita nel Settecento da Raimondo di Sangro, principe di Sansevero, nota in tutto il mondo per il celebre Cristo velato.

Gli eventi della rassegna, giunta alla sua terza edizione, sono caratterizzati da una forte contemporaneità e si svolgono su un palcoscenico unico al mondo, creando un crocevia di storia e avanguardia, in omaggio alla coesistenza di tradizione e originalità nella figura del principe: «La straordinarietà del luogo, l’unicità artistica e la “presenza” del principe Raimondo di Sangro che si avverte in ogni angolo di questo scrigno barocco – afferma Paola Servillo – stimolano il pensiero, la riflessione e la fantasia di chiunque entri in contatto con questa meraviglia».

Gli ospiti protagonisti degli eventi, anche quest’anno, sono stati invitati a entrare in relazione con il Museo per proporre la loro idea di meraviglia, concetto che contraddistinse tutta l’attività intellettuale, scientifica e mecenatesca del principe: i libri che scrisse, le sorprendenti invenzioni, le opere che commissionò per la Cappella Sansevero miravano, più che a ogni altra cosa, a destare stupore e incredulità e rispondevano alla sua visione “meravigliosa” del mondo.

Inaugurazione 9 giugno 19

Museo Cappella Sansevero
via Francesco De Sanctis, 19 Napoli
Giorni feriali: 09.30-18.30
Domenica e giorni festivi: 09.30-14.00
Ultimo ingresso consentito fino a 20 min. prima della chiusura
Biglietto ordinario: € 7.00



Messaggio di Gino il martedì 9 giugno 2015 alle 09:03   -  forum administrator-  forum moderator
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9/6/2015

Frammenti

Frame Ars Artes, Napoli

Visione frammentaria della realta'... di un sogno... di un pensiero... di un sentimento. Opere di 7 giovani artisti dotati di un linguaggio fresco, non ancora contaminato dalle logiche del mercato.


 

comunicato stampa

a cura di Paola Pozzi

La sezione Arte Giovane di Frame Ars Arte partecipa al Giugno Giovani 2015 proponendo le opere di sette giovani artisti dotati di forte personalità, di un linguaggio artistico fresco, non ancora contaminato dalle logiche del mercato.
Espongono: Raimondo Castronuovo, Emilia Currarone, Piro , Marianna Sannino, Gennaro Schiano,Claudia Sciarelli, Giancarlo Villani.

Le installazioni antropomorfe di Raimondo Castronuovo, realizzate con oggetti antichi, elementi della natura e materiali di risulta, dialogano tra loro e lo spazio che le ospita, in netto contrasto con le perfette raffigurazioni pittoriche, quasi fotografiche, di Emilia Currarone la cui continua ricerca di perfezione è una continua ricerca di sè. Piro un’artista proveniente dal writing che approda in una estrema sintesi grafica alla poesia visiva. Le parole ridotte a puri grafemi, diventano espressione visiva di un mondo interiore, incisi su materiali di risulta, rifiutati da altri ma raccolti e rivissuti dall’artista come unica possibile tela su cui imprimere la propria anima.

L’anima napoletana di Marianna Sannino , ricca di colore, di ombre di luci si imprime a larghe spatolate ricreando sulla tela i ricordi e gli affetti della sua vita. Una pennellata forte e decisa per soggetti legati all’evanescenza dei ricordi. La forza e l’energia dei collages di Gennaro Schiano rompono gli schemi estetici in un melting pot di vissuto personale e vita popolare dialogando con le opere in apparenza naif, ma estremamente femminili di Claudia Sciarelli . Il suo toro alato è la sua forza interiore, la potenza, la massa che si fa leggera per trovare la nuova dimensione, il tempo e il momento in cui l’uovo possa schiudersi per far nascere il suo pulcino.

Il mondo misterioso, denso di attese delle foto di Giancarlo Villani in cui scale che salgono, scale che scendono hanno valore in se, luoghi di passaggio verso l’alto o verso il basso, discese o risalite verso un futuro sconosciuto. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del Giugno dei Giovani 2015, organizzato e promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili, Creatività e innovazione del Comune di Napoli.

Ufficio Stampa Giovanna Torcia gtorcia@gmail.com

Inaugurazione 9 giugno 19,30

Spazio FrameArsArtes
corso Vittorio Emanuele 423 Napoli
tutti i giorni 10-13 e 17,30-20
ingresso libero



Messaggio di Gino il mercoledì 10 giugno 2015 alle 09:02   -  forum administrator-  forum moderator
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10/6/2015

Taaffe - Wool

CasaMadre - arte contemporanea, Napoli

I quadri di Philip Taaffe e di Christopher Wool ereditano la superficie dell'astrattismo. Se Taaffe guarda molto lontano, verso oriente, in una prospettiva globalizzante, l'universo di Wool si forma nell'undergrond urbano.


 

comunicato stampa

La superficie moderna dell’astrattismo è il linguaggio che si chiude in se stesso, che assorbe il fuori, il mondo al di là del quadro, come propria piega interna. L’arte astratta produce senso, ne produce tanto, ma lo fa per successive formalizzazioni (piega su piega), costruendo dispositivi linguistici autosufficienti. I quadri di Taaffe e di Wool ereditano la superficie dell’astrattismo, unico e supremo spazio d’azione, e ne evidenziano la funzione postmoderna di schermo che svela ma che, per l'appunto, scherma.
In due direzioni opposte e complementari.

Taaffe disegnando arabeschi che confondono figure e segni con riferimenti culturali intrecciati, volutamente indistricabili: una sorta di migrazione lenta, un flusso di immagini provenienti da mondi lontani, di cui percepiamo solo frammenti, alfabeti interrotti o rimescolati per lessici e grammatiche diverse. E quanto più i modelli assemblati divergono, tanto più lo schema si chiude in un ordine visivo serrato e suadente.

Taaffe dipinge una struttura astratta che vibra ma non cede all'irrazionale, rifuggendo dal caos m ulticulturale. All'inverso, il quadro di Wool ingloba per sottrazione. Tutto ciò che dall'esterno viene catturato nella cornice è sottoposto a un processo di ritaglio, di scarnificazione, di pulitura e poi di rimontaggio seriale. Dagli elementi geometrici o floreali, alle lettere, alle linee, alle macchie d'inchiostro, non c'è nulla che non possa e che non debba essere riprodotto, ripresentato, rimodulato, riposizionato, rivisto.

Se Taaffe guarda molto lontano, verso l'oriente, in una prospettiva globalizzante, l'universo di Wool sembra formare il suo linguaggio nell'undergrond urbano, in quel groviglio di segni che si arrampicano dalle strade ai muri, tra cancellature, errori, sovrapposizioni, sbavature, ridondanze.
Qui il quadro è un territorio da marcare, a cui appartenere per sempre, uno spazio circoscritto che va esplorato in ogni angolo, toccato con mano, posseduto. O sacerdote di una religione sincretica, ricca di immagini e di simbologie, o animale metropolitano, spesso implicato in faccende di scritture e dipinti da praticare con rischio, il pittore postmoderno lavora i segni con ostinazione in un orizzonte che piccolo o grande che sia è tutto il mondo che c'è.

La questione è come non perdersi nell'illusione di ciò che è contingente. forze diverse, opposte, si contendono il campo. Ci sono pieghe interne ed esterne e i bordi non sempre si distinguono. Trattenere sulla superficie del quadro ciò che spinge per entrare e nello stesso tempo lasciar trapelare ciò che spinge per uscire, trovando un equilibrio non statico tra linguaggio e materia, pensiero e azione, forma e desiderio è il compito del pittore astratto.
Da una parte, la ricchezza polisemica di scenari esotici perduti nell'immaginazione, questa è la via esoterica e cosmopolita di taaffe; dall'altra, la proliferazione violenta di parole e di figure ripetitive, al pari di sgorbi e di segni intrisi, anzi sporchi di vita vissuta, con Wool l'astrattismo imbocca la sua desolation row, lirica ed ermetica come quella di una canzone che risuona nella testa. Nessuno sa se l'essenza delle cose è il rigoglio delle forme o la scarna e desolante ripetizione di una mancanza incolmabile.

Vernissage 10 giugno 2015 - ore 19.30

CASAMADRE - arte contemporanea
Palazzo Partanna, piazza dei Martiri 58 Napoli
solo su appuntamento telefonico +39 335 8149531



Messaggio di Gino il giovedì 11 giugno 2015 alle 08:50   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - gio 11 giugno 2015

Mauro Maurizio Palumbo - cit. P. Bausch 3.0


 [Vedi la foto originale]
MANN - MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
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Piazza Museo Nazionale 19 (80135)
+39 081440166 , +39 081440013 (fax)
www.archeona.arti.beniculturali.it
individua sulla mappa Exisat
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Eventi in corso nei dintorni

Il percorso performativo “cit. P. Bausch 3.0” intende essere un’interpretazione attualizzata della grammatica di Pina Bausch, rivisitata in alcuni dei passaggi chiave del suo percorso artistico, ai quali Palumbo associa personali invenzioni. Si tratta di diversi momenti che si inseriscono negli spazi del Museo, e più precisamente nelle sale dei Tirannicidi e del Toro Farnese e alla base dello Scalone. La performance rappresenta un tributo e un’ideale trasposizione del Tanztheater ai nostri giorni
biglietti: free admittance
vernissage: 11 giugno 2015. ore 17.45
ufficio stampa: ornella.falco@beniculturali.it
curatori: Raffaele Loffredo
autori: Mauro Maurizio Palumbo
genere: performance - happening


Messaggio di Gino il giovedì 11 giugno 2015 alle 08:51   -  forum administrator-  forum moderator
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11/6/2015

Lina Selander

Galleria Tiziana Di Caro, Salerno

La mostra prevede tre installazioni video realizzate tra il 2011 ed il 2014, le quali rientrano nell'ambito del piu' ampio progetto intitolato Excavation of the Image.


 

comunicato stampa

Tiziana Di Caro art gallery is pleased to present the first solo exhibition of Swedish artist Lina Selander (Stockholm, 1973), opening Thursday, June 11, 2015 at 7:00 p.m., in Piazzetta Nilo 7, Naples. The exhibition includes three video installations created between 2011 and 2014, which are part of a larger project entitled Excavation of the Image: Imprint, shadow, spectre, thought, with which Lina Selander is representing Sweden at the 56. Venice Biennale.

History, politics, economy and memory are some of the topics covered by Lina Selander in her works, installations and videos arranged rhythmically through meta-assemblages in which the flow of still images alternates with videos and film footage, as well as unreleased shots, creating thematic relationships between image and language, photography and film. The exhibition opens with Model of Continuation (2013), a work that aptly embodies the artist’s idea that “images belong to the technology with which they were created.” It is a work on the “image” as an object, a structure of contemplation. The work develops in an interior, an environment where another video is being shown, resulting in an image in another image, and the relationship that this has with the technology of reproduction.

Another room hosts the project Lenin’s Lamp Glows in the Peasant’s Hut (2011), whose title is borrowed from Dziga Vertov’s film The Eleventh Year, to which Selander’s video is strongly connected. The Eleventh Year was shot by the Soviet director in 1928 in connection with the celebration of the October Revolution. Vertov describes the building of the power station on the Dnieper River, which becomes the symbol of progress and development promoted by the regime; it is therefore a celebration of the power of the Soviet Union through the actions related to technological development. Similarly, Lina Selander describes Pripyat, a Ukrainian city also situated on the Dnieper River, which was built to accommodate the workers of the Chernobyl nuclear power plant, later to become the victims of the plant’s explosion in 1986. Years later, that same technological development described by Vertov caused one of the greatest disasters in human history. In addition to borrowing a few scenes, Selander also quotes certain passages from the 1928 film, such as the sequence in which the Soviet workers engage in building, showing enthusiasm and joy, and that in the video become decontamination workers, i.e. those who were sent to dig a tunnel under the reactor and who died shortly after due to radiation. Lenin’s Lamp Glows in the Peasant’s Hut is also the writing on a steel plaque which, placed in the same environment where the video is being shown, reflects its images mixing them with a series of words and key phrases that underlie the entire project, which is completed by a glass case displaying photographs produced by putting in contact uranium-contaminated stones with photographic paper that, much like in radiographs (hence the title given by the artist), bring out abstract shapes, thus showing the invisible, that is the radiations which the minerals absorbed from the metal.
The last room hosts The Offspring Resembles the Parent (2015), a work made in collaboration with Oscar Mangione, produced for the Swedish Pavilion on the occasion of the last Venice Biennale. The video is made of fixed images, whose focus is the influence economy exercises on society, therefore on history. The analysis is done through archive material, which includes also many old images of banknotes, whose iconology and iconography can reveal determinate historical passages, even if they seem hidden.

Lina Selander constructs each of her exhibition projects using a specific planning, and her installation diagrams focus on space and the relationships that this creates with her works. The value that Lina Selander gives to the setting up of her exhibitions results in these becoming themselves works, so that the act of creation becomes endless.

Lina Selander has exposed at INIVA, Institute of International Visual Arts, London (2015); Konsthall in Örebro, Örebro (2014); Kalmar Konstmuseum, Kalmar (2014); La Mirage, Montréal, QC, Canada (2014); Kunsthall Trondheim, Trondheim (2014); OEI Colour Project, Stockholm (2013); Bielefelder Kunstverein, Berlin (2012); INDEX - The Swedish Contemporary Art Foundation, Stockholm (2011); Manifesta 9, The European Biennial of Contemporary Art, Belgium (2012); Centre Georges Pompidou, Paris (2011), and in many other institutions.

Her work is in several public collections including the Moderna Museet, Stockholm, EMS, Stockholm, Malmö, Konstmuseum, Bonniers Art Collection, Sveriges Allmänna Konstförening, National Museum, Stockholm, Deutsches Buch- und Schriftmuseum, Leipzig, Bibliothèque Nordique, Paris, Nationalmuseum, Stockholm, Örebro Municipality.

Lina Selander is the artist who is representing Sweden at 56. Biennale in Venice, ongoing until November 2015.

Inaugurazione 11 giugno ore 19

Galleria Tiziana Di Caro
via delle Botteghelle, 55 Salerno
lun-ven 15-20
ingresso libero



Messaggio di Gino il giovedì 11 giugno 2015 alle 08:52   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dall'undici giugno al 19 settembre 2015

Paolo Cappelli / Maurizio Criscuolo (Studio F64)

Paolo Cappelli & Maurizio Criscuolo (Studio F64) - Centro Direzionale Napoli - csy Kromìa e Studio F64
 [Vedi la foto originale]
SPAZIO KROMÌA
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Via Diodato Lioy 11 (80134)
Piazza Monteoliveto
+39 0814104521 , +39 3315746966
info@kromia.net
www.kromia.net
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Eventi in corso nei dintorni

In mostra, un trittico-gigantografia della dibattuta area del Centro Direzionale di Napoli e opere di piccolo formato su altri controversi episodi architettonici dell’area partenopea.
orario: lun/merc/ven 10.30-13.30 e 16.30-19.30
mar/giov/sab 10.30-13.30

(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 11 giugno 2015. h 19.00
catalogo: Testo critico di Diana Gianquitto in galleria
autori: Studio F64, Paolo Cappelli, Maurizio Criscuolo
genere: fotografia, personale


Messaggio di Gino il venerdì 12 giugno 2015 alle 08:32   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 12 giugno al 12 luglio 2015

ten more ten_#2: Gian Marco Montesano - "Ma le gambe..."

ten more ten_#2_G.M.Montesano_"Ma le gambe..."
 [Vedi la foto originale]
UMBERTO DI MARINO ARTE CONTEMPORANEA
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Via Alabardieri 1 (80121)
+39 0810609318 , +39 0812142623 (fax)
info@galleriaumbertodimarino.com
www.galleriaumbertodimarino.com
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Eventi in corso nei dintorni

Per ten more ten_#2, la galleria presenta un omaggio alla preziosa collaborazione pluriennale che la lega a Gian Marco Montesano. “Ma le gambe...”, opera che riassume tutta la ricerca dell'artista, viene esposta nello showroom di Ernesto Esposito a Napoli.
orario: da martedì a sabato ore 10-13:30 e 16:30-20;
lunedì ore 16:30-20;
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 12 giugno 2015. dalle ore 18 alle ore 21
autori: Gian Marco Montesano
note: Luogo dell'evento:
Ernesto Esposito Shoes - Via S. Caterina a Chiaia, 20 - 80121 Napoli - Tel. 081 4238325
genere: presentazione, altro


Messaggio di Gino il mercoledì 17 giugno 2015 alle 10:07   -  forum administrator-  forum moderator
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Messaggio di Gino il mercoledì 17 giugno 2015 alle 10:11   -  forum administrator-  forum moderator
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scheda di partecipazione

sabato 27 | domenica 28 giugno 2015 ore 12.00 • 15.00 | 16.00 • 19.00

si prega di compilare in stampatello ed in maniera completa

 

nome …………………………………………………………

cognome …………………………………………………….

indirizzo ……………………………………………………………………………………………………….

città ………………………………………………………….. cap ………………………………………….

nazione ………………………………………………………

posta elettronica……………………………………………. tel ……………………………………………

fax ……………………………………………………………. mobile ………………………………………

indirizzo ………………………………………………………………………………………………………..

città ………………………………………………………….. cap …………………………………………..

nazione ………………………………………………………

posta elettronica tel ………………………………………… fax ………………………………………

mobile ………………………………………………………..

 

 

firma …………………………………………………………..

da inviare a:

CISAT Centro Italiano Studi Arte-Terapia | via Bernardo Cavallino, 89

“la Cittadella” | 80131 Napoli | Italia

tel. 081 / 546 16 62 • fax 081 / 220 30 22 • tel. mobile 339 / 285 82 43

posta elettronica cisat@centrostudiarteterapia.org

 



Messaggio di Gino il giovedì 18 giugno 2015 alle 09:18   -  forum administrator-  forum moderator
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18/6/2015

La Neve del Vesuvio

Casina Pompeiana, Napoli

Collettiva


 

sintesi del comunicato stampa

Consueto appuntamento con la mostra di fine anno organizzato dall'Associazione L'Officina per l'appunto. I bambini, di eta' tra i 2 e i 6 anni, che frequentano il centro servizi per l'infanzia L'Officina, per l'appunto 'lavorano' tutto l'anno su uno sfondo integratore e l'acquisizione delle varie competenze si materializza in un opera artistica. Dieci anni di attivita' dieci anni di solidarieta', L'Officina, anche quest'anno intende promuovere con questo evento i progetti di AMREF (www.amref.it). Negli anni ha promosso progetti idrici e legati alla salute dei bambini di regioni dell'Africa in grande sofferenza.



Messaggio di Gino il giovedì 18 giugno 2015 alle 09:19   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 18 al 28 giugno 2015

Passato


 [Vedi la foto originale]
LOCANDA DEL CERRIGLIO
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Via Del Cerriglio 3 (80134)
+39 , +39 (fax), +39
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Eventi in corso nei dintorni

Il titolo rimanda alla storicità della locanda del Cerriglio, luogo storico di incontri tra artisti e popolo, artisti che qui cercavano ispirazione. Nel 1609 un episodio rende ancora più celebre questo ritrovo di artisti e letterati: Caravaggio viene aggredito all’ esterno del locale e sfregiato...
orario: da martedì a venerdì 12-14 e 19-22. Sabato e domenica su appuntamento
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 18 giugno 2015. ore 19.00
catalogo: in galleria. a cura di Nicholas Tolosa
curatori: Roberto Esposito, Nicholas Tolosa
autori: Roberto Esposito, Fabrizio Giuranna, Stefano Lupicano, Giuseppa Matraxia, Tonina Puddu, Fulvio Rosapane, Valentina Rota, Rocco Scattino, Raffaele Tango, Nicholas Tolosa
note: e-mail: accademiadeipartenopei@gmail.com
sito web: http://accademiadeipartenopei.jimdo.com
facebook: https://www.facebook.com/accademiadeipartenopei



Messaggio di Gino il venerdì 19 giugno 2015 alle 08:53   -  forum administrator-  forum moderator
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 Vincenzo Vavuso: Strutture estreme
 
Sabato 20 giugno 2015, alle ore 18.30, si inaugura la mostra di Vincenzo Vavuso, a cura di Angelo Calabrese, all’Atelier Controsegno, in Via Napoli 201, Pozzuoli, Napoli (nei pressi della stazione Cumana Dazio). Per l’occasione l’Artista, rientrato da Londra, per la prima volta a Pozzuoli, sarà presente in galleria, mentre dalle ore 19.00, la Junior Company Ballet del Liceo Coreutico Alfano I di Salerno interpreterà la coreografia Frammenti di Romina Bordi. Sarà inoltre possibile assistere alla proiezione di un video riguardante il percorso artistico di Vavuso.
In chiusura, domenica 12 luglio, l’Associazione Art et Ballet di San Prisco (Caserta) si esibirà nella performance, in linea con il tema della mostra, L’Arte in... polvere di Patrizia Di Matteo, seguirà la presentazione del libro di Vincenzo Vavuso, Rabbia e silenzio.

 
È in arrivo alla Galleria Controsegno di Pozzuoli (in via Napoli 201), un artista originale, fantasioso, propositivo: Vincenzo Vavuso, con la mostra Strutture estreme.
L’esposizione sarà inaugurata il 20 giugno 2015 alle ore 18:30, con gli interventi del critico d’arte Angelo Calabrese e del prof. Franco Bruno Vitolo. A completamento dell’evento, dalle ore 19.00, la Junior Company Ballet del Liceo Coreutico Alfano I di Salerno interpreterà la coreografia Frammenti di Romina Bordi: durante la serata sarà possibile assistere alla proiezione di un video che mostra il percorso artistico di Vavuso.
Terminerà domenica 12 luglio, con un finissage in cui l’Associazione Art et Ballet di San Prisco (Caserta) danzerà, in linea con il tema della mostra, la performance L’Arte in... polvere di Patrizia Di Matteo. Subito dopo seguirà la presentazione del libro d’arte di Vincenzo Vavuso, Rabbia e silenzio, realizzato nel 2014 e pubblicato in un numero limitato di 100 esemplari, numerati e firmati personalmente dall’Artista, con alcuni suoi interventi manuali, che li rendono l’uno diverso dall’altro. Due appuntamenti unici e imperdibili, per chi ama l’arte, sotto le sue mille sfaccettature.
 
Vincenzo Vavuso, salernitano, si è formato nel culto della pittura figurativa del grande Ottocento napoletano e si è raffinato attraverso la conoscenza dei maestri dell’informale contemporaneo, come Paladino, Emblema e Spinosa.
Anche per questo la sua produzione, iniziata con la pubblicazione di un libro illustrato sulla pittura napoletana degli ultimi due secoli (La pittura espressione di noi stessi, ed. Terra del Sole, 2012) e con opere in cui dominava l’elemento materico in composizioni informali a tinte forti, ha maturato negli ultimi due anni uno stile nuovo e una qualità che gli hanno fatto guadagnare numerosi riconoscimenti (tra cui l’inserimento di un’opera nel nascente Museo di Arte Moderna e Contemporanea del Friuli) e mostre prestigiose in Italia (Salerno, Roma, Gualdo Tadino, alla Galleria delle zattere di Venezia, alla Galleria 20 di Torino) e anche all’estero (alla Trispace Gallery di Londra e all’Hotel Hilton di Dubai).
Sono le opere della serie Rabbia e Silenzio: cromostrutture, o pittosculture, materiche, di forte impatto visivo armoniosamente disarmonico, caratterizzate con chiarezza da un tema dominante, di grande effetto e attualità: il maltrattamento e l’emarginazione a cui nella moderna società distratta, corrotta e superficialmente tecnologica, viene sottoposta la Cultura, baluardo della dignità umana. Tale violenza viene rappresentata dalla presenza costante di pagine di libri, o di fogli, gualciti, bruciacchiati, tagliati ad opera di agenti simbolici come scarponi, seghe, trapani, ragnatele, con corollari altrettanto simbolici come grumi rosso sangue, occhiali e vetri spappolati, alberi inariditi.
Questa serie è stata recentemente integrata dalla nuova produzione Spider Art, in cui, pur conservandosi la tematica dell’emarginazione della Cultura attraverso segni di pagine maltrattate, la forma diventa più agile, elegante e geometricamente circoscritta, per la presenza di leggere ragnatele metalliche rettangolari che non si poggiano su nessuna tela, il che esprime contemporaneamente la drammatica sospensione del momento ma anche la possibilità e la necessità di un sostegno che dia sfondo visivo e corra in aiuto sociale.
Le due serie rappresentano il nucleo fondamentale delle oltre trenta opere che saranno esposte alla Galleria Controsegno. Il titolo della manifestazione Strutture estreme, non nega il messaggio, ma ne rafforza l’arco di retroterra culturale: infatti le opere di Vavuso sono reperti quasi arcaici per la visceralità atavica delle forme e nello stesso tempo sono profetiche perché attraverso queste forme lanciano un avvertimento e un messaggio contemporaneo, inducendo a una profonda riflessione e spingendo all’azione, per salvare le qualità primordiali dell’uomo, oggi minacciate dalle grinfie di una società superficiale senza un’identità solida e gratificante.
Le opere di Vavuso sono moderne e di impatto immediato: parlano chiaro, nella tradizione della comunicazione creativa, e nello stesso tempo con le loro stilizzazioni, metafore e composizioni materiche in libertà, si collocano nel pieno dell’arte contemporanea. Sono belle e provocatorie… e sono anche “controsegno”. Sono le opere che non c’erano, così come Vavuso è l’artista che non c’era…
Anche per questo vederle sarà una scoperta tutta da gustare.
 
Curatela: Angelo Calabrese
Presentazione:  Franco Bruno Vitolo
Allestimento: Atelier Controsegno
Pubbliche relazioni e ufficio stampa: Franco Bruno Vitolo e Rosalba Volpe

 
Catalogo: Daphne Museum Edizioni, a colori, rilegatura filo refe, formato 23 x 23 cm, 34 pagine, stampato su carta  Symbol Freelife Satin – Fedrigoni

 
La mostra resterà aperta tutti i giorni dal 20 giugno al 12 luglio, dal martedì alla domenica: 17.00 – 21.00. Lunedì e festivi chiuso. INGRESSO LIBERO.
Info: +39 3332191113 – controsegno@libero.it – FB: Atelier Controsegno
Evento FB: https://www.facebook.com/events/622206461215643/
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Messaggio di Gino il venerdì 19 giugno 2015 alle 08:54   -  forum administrator-  forum moderator
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Cari amici,

 
come alcuni di voi già sapranno, a ferragosto arriverà da Udine Susi Piazza, artista dedita alle tecniche sperimentali su cartone: sarà nostra ospite da sabato 15 a sabato 22 agosto. Per tutti coloro che saranno presenti a Napoli, o per i fuori sede che desiderino una "vacanza-studio", sarà possibile seguire un seminario intensivo anche per i non professionisti che, presumibilmente, si terrà nei pomeriggi di giovedì 20 e venerdì 21 agosto, dalle ore 16.00 alle ore 20.00.
Il primo giorno sarà dedicato alla realizzazione delle matrici, mentre il secondo alla stampa delle stesse. 
Nei prossimi giorni ricevere il programma dettagliato del corso.
Eccezionalmente per quest'occasione, trattandosi di un seminario intensivo, il costo è di 60 € a persona per 8 ore di corso, materiali compresi
Per i soci di Controsegno il prezzo è fissato a 50 € a persona.
Qualora foste interessati, se possibile, vi chiediamo la cortesia di darci un accenno di conferma già da ora, in modo da poterci organizzare al meglio per lo svolgimento ottimale del corso.
Per ulteriori informazioni su tutte le iniziative estive che stiamo programmando, compreso questo, vi invitiamo a seguirci sull'evento Facebook, pubblico per tutti, anche per i non iscritti: https://www.facebook.com/events/119948101671863/ .
 
Grazie mille,
Staff Atelier Controsegno


Messaggio di Gino il venerdì 19 giugno 2015 alle 09:06   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 19 giugno al primo settembre 2015

Chiara Celeste - Non era Abbellirvi

Non era abbellirvi #15 - Lumen Print and Sunlight - courtesy Chiara Celeste e Galleria PrimoPiano
 [Vedi la foto originale]
PRIMOPIANO HOMEPHOTOGALLERY
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Via Foria 118 (80137)
+39 08119560649 , +39 3398666198
primopianonapoli@gmail.com
www.primopianonapoli.com
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Eventi in corso nei dintorni

Nelle “visioni” di Chiara Celeste, il naturale interagisce con la composizione chimica dei vari tipi di carta fotografica utilizzati, generando immagini che potremmo definire radiografiche in cui le strutture interne dei soggetti si palesano magicamente alla vista in giochi cromatici variegati
orario: dalle 16 alle 19 dal martedì al giovedì fino al 15 luglio
dal 16 luglio al 1 settembre su appuntamento
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 19 giugno 2015. ore 18.30
curatori: Antonio Maiorino
autori: Chiara Celeste
genere: fotografia, arte contemporanea, personale


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Napoli - dal 19 giugno al 4 luglio 2015

Garavato - Evolución y Libertad

"tre scimmie sagge", 2005 - cm 100 x 70
 [Vedi la foto originale]
GALLERIA SINISCALCO
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Via Carlo Poerio 116 (80121)
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Eventi in corso nei dintorni

“Evolución y Libertad” rappresenta la prima esposizione in assoluto di Garavato in Europa e in Italia. Classe 1980, l’illustratore, designer e artista colombiano propone un ciclo di opere inedite, pensate e realizzate in esclusiva per la sua personale alla Galleria Siniscalco di Napoli.
orario: lunedì: h 17.00-20.00 | martedì - sabato: h 10.00-13.30 / 17.00-20.00
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 19 giugno 2015. ore 19.00
catalogo: in galleria.
curatori: Maurizio Siniscalco
autori: Garavato
genere: arte contemporanea, personale


Messaggio di Gino il venerdì 19 giugno 2015 alle 09:38   -  forum administrator-  forum moderator
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La Chiesa di San Rocco a Chiaia, sede della Fondazione Pietà de’ Turchini, tornata al suo originale splendore dopo il recente restauro, attualmente ospita le grandi ed evocative tele dell'artista napoletano Mariano Marangolo e nella suggestione dell'originaria architettura, oltre alla riuscita fusione tra le differenti identità estetiche, quale  felice cornice dei consueti appuntamenti della stagione musicale, la bella navata del ‘500 si presta ad un ulteriore percorso di contaminazione sensoriale, aprendo le porte all'annuale edizione di  Wine&Thecity e alla celebrazione dell’arte vinicola.
Per Wine&Thecity l’aperitivo è con i vini dell’azienda "Vigna delle Ginestre".

Per info e approfondimenti:
http://marianomarangolo.com/



Messaggio di Gino il sabato 20 giugno 2015 alle 09:28   -  forum administrator-  forum moderator
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20/6/2015

Paolo Consorti

Galleria Il ritrovo di Rob Shazar, Sant'Agata De' Goti (BN)

Figli di Maam. Il percorso espositivo mette in mostra una serie di foto e still dal film, opportunamente rielaborati in forma fotografica.


 

comunicato stampa

La galleria Il ritrovo di Rob Shazar è lieta di annunciare l’apertura della personale, Figli di Maam, di Paolo Consorti. Figli di Maam è il titolo del secondo lungometraggio dell'artista marchigiano, girato nell'ex fabbrica Fiorucci al numero 913 di via Prenestina a Roma, attualmente occupata da extracomunitari e varia umanità, luogo quanto mai simbolo delle contraddizioni e della confusione del mondo post - post tutto, diventato anche un museo. Un redivivo San Giovanni Battista, impersonato da Luca Lionello, viene accolto dagli abitanti del posto: nella fabbrica si sta per inaugurare una mostra d’arte contemporanea organizzata dal MAAM, il museo dell'Altro e dell'Altrove, realmente sorto nell’edificio, occupato in difesa dei “metropoliziani” continuamente minacciati di sfratto. Giovanni vaga tra gli artisti e fa amicizia con i bambini di Metropoliz, confondendo la realtà con le sue visioni. Il suo intento è ricominciare la predicazione da quel luogo, ma scoprirà di essere il performer di uno degli artisti invitati. Il film come sostiene Stefano Valente, nella sua recensione su taxidrivers.it, tra i vari temi ne tocca uno fondamentale per l'arte e riassumibile nel quesito: "Può l'arte da sola dare senso al non senso delle nostre esistenze?"

Da questo materiale di partenza la personale si completa con una serie di foto e still dal film, opportunamente rielaborati in forma fotografica. Il progetto è stato presentato in anteprima alla Mia Fair, la fiera della fotografia e dell'immagine che si è svolta a Milano lo scorso aprile.

Nota Bio
Paolo Consorti 1964 (San Benedetto del Tronto)
Artista, Filmaker, Performer, Consorti lavora con numerose gallerie in Italia e all'estero. Tra le mostre in grandi spazi pubblici ricordiamo Rebellio Patroni al Palazzo Reale di Milano e al Madre di Napoli. Ha partecipato tra le altre esposizioni alla Biennale di Venezia, a due Quadriennali Nazionali d’arte, alla Biennale di Praga, alla Biennale di Mosca per la giovane arte, ed ha esposto in importanti musei tra cui il Palazzo delle Esposizioni di Roma, il Palazzo delle Papesse a Siena e in numerose fiere d’arte italiane e internazionali.

Inaugurazione sabato 20 giugno 2015 ore 19

Galleria Il ritrovo di Rob Shazar
via Diaz, 26 Sant'Agata De' Goti (BN)
ven, sab, dom 16,30-21
ingresso libero



Messaggio di Gino il sabato 20 giugno 2015 alle 09:29   -  forum administrator-  forum moderator
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20/6/2015

Vincenzo Vavuso

Atelier Controsegno, Pozzuoli

Strutture estreme. In esposizione una serie di opere in cui domina l'elemento materico in composizioni informali a tinte forti.


 

comunicato stampa

a cura di Angelo Calabrese

Sabato 20 giugno 2015, alle ore 18.30, si inaugura la mostra di Vincenzo Vavuso, a cura di Angelo Calabrese, all’Atelier Controsegno, in Via Napoli 201, Pozzuoli, Napoli (nei pressi della stazione Cumana Dazio). Per l’occasione l’Artista, rientrato da Londra, per la prima volta a Pozzuoli, sarà presente in galleria, mentre dalle ore 19.00, la Junior Company Ballet del Liceo Coreutico Alfano I di Salerno interpreterà la coreografia Frammenti di Romina Bordi. Sarà inoltre possibile assistere alla proiezione di un video riguardante il percorso artistico di Vavuso. In chiusura, domenica 12 luglio, l’Associazione Art et Ballet di San Prisco (Caserta) si esibirà nella performance, in linea con il tema della mostra, L’Arte in... polvere di Patrizia Di Matteo, seguirà la presentazione del libro di Vincenzo Vavuso, Rabbia e silenzio.

È in arrivo alla Galleria Controsegno di Pozzuoli (in via Napoli 201), un artista originale, fantasioso, propositivo: Vincenzo Vavuso, con la mostra Strutture estreme. L’esposizione sarà inaugurata il 20 giugno 2015 alle ore 18:30, con gli interventi del critico d’arte Angelo Calabrese e del prof. Franco Bruno Vitolo. A completamento dell’evento, dalle ore 19.00, la Junior Company Ballet del Liceo Coreutico Alfano I di Salerno interpreterà la coreografia Frammenti di Romina Bordi: durante la serata sarà possibile assistere alla proiezione di un video che mostra il percorso artistico di Vavuso. Terminerà domenica 12 luglio, con un finissage in cui l’Associazione Art et Ballet di San Prisco (Caserta) danzerà, in linea con il tema della mostra, la performance L’Arte in... polvere di Patrizia Di Matteo. Subito dopo seguirà la presentazione del libro d’arte di Vincenzo Vavuso, Rabbia e silenzio, realizzato nel 2014 e pubblicato in un numero limitato di 100 esemplari, numerati e firmati personalmente dall’Artista, con alcuni suoi interventi manuali, che li rendono l’uno diverso dall’altro. Due appuntamenti unici e imperdibili, per chi ama l’arte, sotto le sue mille sfaccettature.

Vincenzo Vavuso, salernitano, si è formato nel culto della pittura figurativa del grande Ottocento napoletano e si è raffinato attraverso la conoscenza dei maestri dell’informale contemporaneo, come Paladino, Emblema e Spinosa. Anche per questo la sua produzione, iniziata con la pubblicazione di un libro illustrato sulla pittura napoletana degli ultimi due secoli (La pittura espressione di noi stessi, ed. Terra del Sole, 2012) e con opere in cui dominava l’elemento materico in composizioni informali a tinte forti, ha maturato negli ultimi due anni uno stile nuovo e una qualità che gli hanno fatto guadagnare numerosi riconoscimenti (tra cui l’inserimento di un’opera nel nascente Museo di Arte Moderna e Contemporanea del Friuli) e mostre prestigiose in Italia (Salerno, Roma, Gualdo Tadino, alla Galleria delle zattere di Venezia, alla Galleria 20 di Torino) e anche all’estero (alla Trispace Gallery di Londra e all’Hotel Hilton di Dubai).

Sono le opere della serie Rabbia e Silenzio: cromostrutture, o pittosculture, materiche, di forte impatto visivo armoniosamente disarmonico, caratterizzate con chiarezza da un tema dominante, di grande effetto e attualità: il maltrattamento e l’emarginazione a cui nella moderna società distratta, corrotta e superficialmente tecnologica, viene sottoposta la Cultura, baluardo della dignità umana. Tale violenza viene rappresentata dalla presenza costante di pagine di libri, o di fogli, gualciti, bruciacchiati, tagliati ad opera di agenti simbolici come scarponi, seghe, trapani, ragnatele, con corollari altrettanto simbolici come grumi rosso sangue, occhiali e vetri spappolati, alberi inariditi.

Questa serie è stata recentemente integrata dalla nuova produzione Spider Art, in cui, pur conservandosi la tematica dell’emarginazione della Cultura attraverso segni di pagine maltrattate, la forma diventa più agile, elegante e geometricamente circoscritta, per la presenza di leggere ragnatele metalliche rettangolari che non si poggiano su nessuna tela, il che esprime contemporaneamente la drammatica sospensione del momento ma anche la possibilità e la necessità di un sostegno che dia sfondo visivo e corra in aiuto sociale.

Le due serie rappresentano il nucleo fondamentale delle oltre trenta opere che saranno esposte alla Galleria Controsegno. Il titolo della manifestazione Strutture estreme, non nega il messaggio, ma ne rafforza l’arco di retroterra culturale: infatti le opere di Vavuso sono reperti quasi arcaici per la visceralità atavica delle forme e nello stesso tempo sono profetiche perché attraverso queste forme lanciano un avvertimento e un messaggio contemporaneo, inducendo a una profonda riflessione e spingendo all’azione, per salvare le qualità primordiali dell’uomo, oggi minacciate dalle grinfie di una società superficiale senza un’identità solida e gratificante.

Le opere di Vavuso sono moderne e di impatto immediato: parlano chiaro, nella tradizione della comunicazione creativa, e nello stesso tempo con le loro stilizzazioni, metafore e composizioni materiche in libertà, si collocano nel pieno dell’arte contemporanea. Sono belle e provocatorie… e sono anche “controsegno”. Sono le opere che non c’erano, così come Vavuso è l’artista che non c’era…Anche per questo vederle sarà una scoperta tutta da gustare.

Presentazione: Franco Bruno Vitolo
Allestimento: Atelier Controsegno
Pubbliche relazioni e ufficio stampa: Franco Bruno Vitolo e Rosalba Volpe

Catalogo: Daphne Museum Edizioni, a colori, rilegatura filo refe, formato 23 x 23 cm, 34 pagine, stampato su carta Symbol Freelife Satin – Fedrigoni

Inaugurazione 20 giugno ore 19

Atelier Controsegno
via Napoli, 201 Pozzuoli
tutti i giorni mar-dom 17-21
ingresso libero



Messaggio di Gino il martedì 23 giugno 2015 alle 09:02   -  forum administrator-  forum moderator
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La Sibilla è tornata

 

Alcuni giovani volontari che pulivano la Foresta di Cuma nei pressi dell'antico Faro Romano hanno incontrato una strana figura. Forse è una donna, sebbene non si distinguano bene sesso ed età. Francesco  Casale e Guido Liotti, amanti della Foresta e impegnati in un progetto di valorizzazione ambientale, hanno appreso la notizia e hanno interrogato gli operai del posto e alcuni frequentatori anziani che hanno rivelato che della presenza sanno da sempre. Solo, negli ultimi anni non se ne parlava più.

La persona avvistata ha dichiarato di essere la Sibilla Cumana. Dal giorno dell'avvistamento sono accorsi una serie di personaggi: storici, archeologi ed una concentrazione particolare di artisti da tutta Europa. Oltre una trentina hanno scelto la Foresta come luogo di villeggiatura.
Tra  i vari studiosi anche l'architetto e scrittore Francesco Escalona, urbanista esperto di paesaggio e memoria storica del luogo, afferma che alcune indicazioni fornite dal soggetto misterioso sono si curiose, ma molto attendibili. E gli archeologi dell'associazione Kyme confermano questa versione. I giovani che l'hanno intravista hanno creato un cordone protettivo sebbene siano disponibili a far passare chiunque abbia una buona motivazione per voler consultare l’oracolo. La situazione è ben tollerata anche dai guardiani, alcuni dei quali partecipano entusiasti.
La Sibilla, pare miracolosamente riapparsa non solo nelle sue sembianze fantasmagoriche, ma anche sotto forma di indizi, messaggi criptici che stanno correndo in rete e immaginette sacre trovate agli angoli dei vicoli del Centro Storico o nei pressi di cappelle votive, a fianco a santi più recenti. L'unico che ha immortalato la presenza è il fotografo Arash Radpour che riferisce che il file unico sia scomparso dalla sua scheda per sempre benché la figura che aveva ritratto corrisponda incredibilmente all'immaginetta sacra stampata su pergamena.
Sembra che il messaggio principale che la Sibilla ci voglia inviare sia un URLO di dolore per lo stupro che la sua Terra sta subendo. Una terra millenaria dalle bellezze archeologiche e paesaggistiche di inestimabile valore. Sul promontorio di Cuma è infatti sorta la più antica colonia greca in Italia (la cui fondazione è datata tra il 1050 e il 740 a.C.) e tutt’ora il luogo è simbolo della potenza profetica femminile.
L' antro a Lei dedicato da tempo é inaccessibile, il collegamento tra la foresta e l'acropoli di Cuma che costituirebbe un meraviglioso percorso archeologico-naturalistico, é impedito ed attualmente é in parte uno sversatoio abusivo, probabilmente a mancare non sono tanto i fondi per ripristinare e mettere in sicurezza il passaggio, quanto risorse umane aggiuntive che la Soprintendenza dovrebbe assumere per gestire il sito. Per non parlare del mare, inquinato da oltre cinquant'anni, per la presenza e il malfunzionamento del depuratore di Cuma. La stazione della Circumlfregrea che finalmente era stata riaperta dopo anni di abbandono è stata nuovamente chiusa, la linea interrotta.
Nonostante tutto ciò il luogo mantiene viva la sua sacralità che segna il passaggio tra vita e morte, terra e inferno.  Il luogo é sacro e va rispettato sembra ricordarci la Sibilla.
Da una scritta rinvenuta su pietra pare che la Sibilla offrirà il suo vaticinio il giorno di San Giovanni, mercoledì 24 giugno al tramonto. E' per questo che alle 19.00 i ragazzi neo adepti accoglieranno i postulanti nei pressi della stazione Cuma della Circumflegrea. Si tratta infatti di un'occasione unica, nonché gratuita, che si prevede trasformarsi in un evento mistico di massa.

Tra gli artisti "ispirati" che porteranno omaggi alla ritrovata Pizia: Michele Jodice, Bostik, Amelia De Feo, Arash Radpour, Lucia Vitrone, Maurizio Esposito, Sasi Menale, Massimiliano Mirabella, Ornella Siciliano, Gisa Bruno, Bruno De Luca, Lorenzo Xiques inoltre gli attori, danzatori e performer Cinzia Mirabella, Roberto Cervone, Anita Pavone, Livia Berté,Tiziana Tirrito, Agnese Viviana Perrella, Marta Michetti, Alessandra Del Giiudice, e ancora, Gusy Franco, Cristina Messere, Martina Aglais Coppeto, Lia Gusein Zade, Gabriella Siciliano, Mario Antonellli, Giancarlo Hujo, Arianna Dell'Orfano, Silvia Del Zingaro, Anna Ragucci, Carolina Romano, Francesco Laezza, Roberto De Rosa, Jessica Naviglia, Elisabetta Forciniti, Debora Traimonti, Enrico Basile, Giovanni Circelli, Lucio De Cicco, ma stanno accorrendo ancora in tanti da ogni parte.

Da un’idea di Francesco Casale, con l’organizzazione di Francesco Casale, Guido Liotti, Lo Sguardo che Trasforma, Quartiere Intelligente e Kyme. Musiche originali Bostik e Lucia Vitrone.

(Info: 3384837525, 3914143578) 

Chi voglia partecipare solo in auto: da Napoli la Foresta si raggiunge prendendo la tangenziale di Napoli e uscendo a Cuma. Bisogna poi proseguire in direzione Roma e svoltare all'incrocio di Arco Felice lungo la strada Provinciale 43. Al secondo incrocio si deve svoltare a destra e percorrere la strada Provinciale 21, via Cuma -Licola. Arrivati agli scavi di Cuma si svolta a destra e dopo pochi metri, al secondo incrocio si deve svoltare a sinistra lungo via della Colmata, per poi svoltare nella prima traversa a sinistra. N.B. a partire dall'incrocio Arco Felice sono presenti anche cartelli stradali appositi con il logo della Foresta: un elefante.
(
https://www.facebook.com/pages/Foresta-Di-Cuma/158963597577003)


La Sibilla è la visual artist Amelia De Feo.
La fotografia della Sibilla è di Arash Radpur, i santini sono curati da Michele Jodice.
Le fotografie di Cuma sono di Maurizio Esposito.

 

Per qualche indicazione in più: 3384837525 Francesco Casale, 3914143578 Guido Liotti

Ufficio Stampa: Alessandra del Giudice, tel. 3899415580, mail. alessdelgiudice@gmail.com

 

 



Messaggio di Gino il mercoledì 24 giugno 2015 alle 08:50   -  forum administrator-  forum moderator
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24/6/2015

Sergio Vega

MADRE - Museo d'Arte Donna Regina, Napoli

Ten more ten_#3. Video-screening and talk


 

sintesi del comunicato stampa

Napoli, 'citta' porosa' dove i confini tra realta' ed immaginario diventano sempre piu' evanescenti. La porosita' come metafora dominante e presente nell'architettura, nel traffico, nello stile di vita cittadino e nel suo antico passato, mostrando una citta' in continua metamorfosi. Un teatro in cui l'intelletto nord europeo perde la sua autorevolezza, guidato dallo spettacolo sensoriale delle strade (...). L'artista ha portato avanti una complessa e multiforme ricerca artistica intitolata 'Il Paradiso nel Nuovo Mondo', ispirata dall'omonimo libro secentesco di Antonio De Leon Pinelo, consigliere portoghese del re di Spagna, esploratore e storico delle Nuove Indie. Ripercorrendo, a Cuiaba, un villaggio del Mato Grosso brasiliano, le orme delle osservazioni di Antonio De Leon Pinelo, Vega ha redatto un diario dettagliato in cui ha registrato le sue riflessioni sulla storia di quella regione, tra passato e presente, mitologia e realta'; una mitologia nostalgica di una felicita' perduta e mai dimenticata. Mercoledi' 24 giugno alle ore 18 la proiezione di due tra le piu' importanti opere video di Vega - hashish in Naples, 2009, espressamente realizzata a Napoli e dedicata alla citta', e The Ants and the Soap, 2006, accompagnata da una conversazione tra l'artista, Andrea Viliani, direttore del MADRE, ed Eugenio Viola, curator at Large del museo. Evento organizzato nell'ambito di ten more ten, in collaborazione con la Galleria Umberto di Marino.



Messaggio di Gino il giovedì 25 giugno 2015 alle 10:21   -  forum administrator-  forum moderator
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25/6/2015

Independent Film Show

Museo Hermann Nitsch - Fondazione Morra, Napoli

15th Edition. Rassegna internazionale dedicata al cinema sperimentale indipendente. In calendario la proiezione dei tre programmi di films 16mm e video e le quattro live expanded cinema performances.


 

comunicato stampa

INDEPENDENT FILM SHOW 15th edition, rassegna internazionale dedicata al cinema sperimentale indipendente, coordinata da Raffaella Morra, si svolge giovedì 25, venerdì 26 e sabato 27 giugno sul Belvedere del Museo Nitsch con la proiezione dei tre programmi di films 16mm e video e le quattro live expanded cinema performances.

Programma

Giovedì 25 giugno ore 21:00
THE BLEEPING LIGHT: explorative sensorium in experimental film & video selezionato da Sally Golding

The Bleeping Light presenta una serie di films e video di artisti audiovisivi e sonori contemporanei che investigano nelle percezioni fenomenologiche e psicologiche spaccate, nello slittamento sinestetico e nelle tecnologie violate per produrre delle opere che risiedono in uno spazio tra la forma d’onda e il fotogramma.
Questo è cinema che parla direttamente alle sinapsi dello spettatore, e che cerca di riorganizzare questi ‘segnali stampati’ in energia-suono-luce-colore-forma.

Presentato dal vivo, Hacked Light è una riconfigurazione di Primitives, proiettato utilizzando del fumo e uno specchio convesso nello spazio 3D e rifilmato per lo schermo.

ore 22.30
Live Expanded Cinema Set di Sally Golding

Sally Golding è un’artista multimediale che unisce la proiezione filmica e la composizione luminosa e sonora per creare delle performances di cinema espanso e delle installazioni partecipative.
Le performances di Golding sono delle trasmissioni audiovisive sovramoltiplicate di luce, forma, colore e suono. Adoperando dei dispositivi violati come i motori della macchina per cucire e le luci stroboscopiche da laboratorio, Golding genera delle palpitanti distorsioni visive allucinogene, che sono anche prodotte come segnali sonici.

Venerdì 26 giugno ore 21.00
Visual Insights selezionato da Raffaella Morra

Visual Insights è pervaso da un’enfasi per la composizione filmica; una specifica predilezione per la ‘luce in movimento nel tempo’, realizzata attraverso molteplici possibilità tecniche (incidere e dipingere la pellicola filmica, o solarizzarla e trattarla chimicamente, o utilizzare la tricromia separativa nella stampa del film) evidenzia una particolare indagine dell’apparato filmico che incoraggia delle personali costruzioni visuali, recuperando un’innocenza percettiva non subordinata dalla razionalità.

ore 22.30
Live Expanded Cinema
Zzurfreiheit di Lionel Palun, Julien Bibard, Jean-Philippe Saulou

Trio iconoclasta che ha origine dai fasci luminosi del proiettore 16mm e del video, Zzurfreiheit lavora per farvi viaggiare attraverso il tempo e lo spazio grazie alle virtù insospettate della retroazione sonora e luminosa. Sviluppando una poetica dell’istante e dell’immediatezza, questi tre intervenenti generano dei conflitti delle percezioni, con delle conseguenze contemplative severe per il vostro cervello. Il materiale visuale principale - punti, linee, paesaggi e piante - creato su pellicola 16mm da Julien Bibard, viene reinterpretato in feedback dalle elaborazioni audio e video digitali di Lionel Palun. I suoni della meccanica del proiettore 16mm servono nel frattempo da materie prime alle delicate ed impulsive manipolazioni sonore di Jean-Philippe Saulou. Alla fine, questo viaggio ipnotico ed autofago attraverso un paesaggio dalle coordinate spazio-tempo instabili, forse vi farà dimenticare, per coloro che ne dubitano ancora, che il cinema sta avvenendo solo su uno schermo.

Sabato 27 giugno ore 21.00
Live Expanded Cinema
Scoreline di Greg Pope

Scoreline è una performance filmica e sonora da solista.
Idea: Il proiettore filmico come strumento con il potenziale per la diffusione visiva e sonora, un’esplorazione dell’apparato cinematografico, ignorando le tradizionali strategie per creare un dinamico evento dal vivo.
Risultato: Texture e noise. Una coreografia della creazione attraverso la distruzione, tra le altre cose...

ore 22.00
Film doubled forever changes selezionato da Greg Pope

I proiettori invadono l’auditorium per rivelare sei sorprendenti opere in doppio schermo - due classici fondamentali e quattro dalla nuova onda analogica Britannica... L’interazione, la giustapposizione, la sincronizzazione e la ripetizione guidano questi films. L’azione qui non sta solo accadendo sulla pellicola filmica - appartiene anche al momento della proiezione.

ore 23:00
Live Expanded Cinema
SKELETON di Greg Pope e SULT (Jacob Felix Heule, Guro Skumsnes Moe, Håvard Skaset)

SKELETON è una performance audio del trio SULT e una performance filmica di Greg Pope.
Un ambiente buio - la nostra grotta del cinema - il nostro rifugio e religione. I fantasmi ballando nella fiamma, le immagini sono spaccature in gesso e legno. Le onde sonore e luminose vibrano e rifrangono. Lo scheletro è animato; un gioco di ombre, strumenti acustici ed amplificati, suoni sintetizzati e lanterna magica. Un’indagine in quattro movimenti.

Museo Hermann Nitsch - Fondazione Morra
vico Lungo Pontecorvo, 29/d Napoli
dalle 21



Messaggio di Gino il giovedì 25 giugno 2015 alle 10:22   -  forum administrator-  forum moderator
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Benevento - dal 25 giugno al 7 settembre 2015

Mario Persico - Verso l'oltre


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ARCOS - MUSEO DI ARTE CONTEMPORANEA DEL SANNIO
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Corso Giuseppe Garibaldi 1 (82100)
+39 0824312465, +39 082421079 , +39 082447360 (fax)
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Eventi in corso nei dintorni

Poco più di cinquanta opere che riassumono l’esperienza di uno dei grandi interpreti della stagione delle neovanguardie, inaugurata nei primissimi anni Cinquanta dal dibattito tra realismo ed astrazione, vale a dire tra le posizioni assunte da De Stefano, Lippi e Starnone, antesignani di una fedeltà alla figurazione, a volte con un’impronta ideologica, e le esperienze del gruppo d’arte concreta, con Barisani, De Fusco, Tatafiore e Venditti
orario: martedì/venerdì 9,00/18,00
sabato/domenica/festivi 9,00-13,00 / 15,00-18,00
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 25 giugno 2015. ore 18
catalogo: in galleria. Edizione Cerbone - Napoli
curatori: Massimo Bignardi, Ferdinando Creta
autori: Mario Persico
genere: arte contemporanea, personale
email: ferdinando.creta@beniculturali.it


Messaggio di Gino il lunedì 29 giugno 2015 alle 08:53   -  forum administrator-  forum moderator
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Pozzuoli (NA) - dal 28 giugno al 5 luglio 2015

Dialoghi... culture a confronto


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PALAZZO MIGLIARESI
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(80078)
Rione Terra
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Eventi in corso nei dintorni

Quarantasei artisti esprimono attraverso la pittura il ponte creato per agevolare questo confronto, gli stati d'animo, le difficoltà e l'arricchimento possibile
orario: ogni sabato e domenica (dalle 9.00 alle 13.00)
(possono variare, verificare sempre via telefono)
vernissage: 28 giugno 2015. h 11
autori: Giuseppina Acquarulo, Anna Amalia Cangiano, Anna Amalia Cangiano, Gianpaolo Arionte, Lorenzo Basile, Cinzia Bisogno, Giovanni Boccia, Antonella Botticelli, Francesco Bulzis, Daniela Ciorcaio, Raffaele Crescenzo, Guido Della Giovanna, Gennaro D’Isanto, Valeria Giugliano, Valeria Giuliano, Renato Iannone, Valerio Iermano, Antonio Lanzetta, Immacolata Maddaloni, Maria Giuseppina Maddaluno, Setyo Mardjyantoro, Vincenzo Montella, Antonella Notturno, Paola Paesano, Osvaldo Petricciuolo, Vincenzo Piatto, Vanessa Pignalosa, Marianna Ragucci, Luciano Romualdo, Antonietta Rotella, Enzo Ruju, Raffaella Russo, Antonio Santucci, Ernesto Schiano, Francesco Sellone, Anna Sepe, Antonio Sgamato, Paolo Uttieri, Rino Velleco, Rino Villecco, Silvana Virgilio, Gaetano Zito, Rosa Zuppa
note: La mostra apre al pubblico il 27 giugno
genere: arte contemporanea, collettiva
email: press.office.eu@gmail.com


Messaggio di Gino il lunedì 29 giugno 2015 alle 08:54   -  forum administrator-  forum moderator
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29/6/2015

Giulio Delve'

Palazzo Caracciolo, Napoli

Cut, copy and past. L'artista si e' ispirato a elementi naturali presenti nel palazzo, come le foglie di palma e di arancio, i cui calchi, in cera e gesso, sono stati rielaborati in figure antropomorfe su sfondi astratti.


 

comunicato stampa

a cura di Claudia Borrelli

L’Hotel Palazzo Caracciolo – MGallery Collection inaugura una nuova stagione dedicata all’arte contemporanea con Art, do not disturb, un progetto espositivo che coinvolgerà giovani artisti e curatori, invitati a “pensare” e realizzare opere specifiche per l’antica residenza aristocratica di via Carbonara. Reinterpretando l’antica vocazione della committenza, le opere degli autori a conclusione di ciascuna mostra, andranno a far parte di una collezione permanente negli spazi di Palazzo Caracciolo, in dialogo visivo e concettuale con le specificità del luogo.

Lunedì, 29 giugno 2015, alle ore 19.00, aprirà la prima mostra, Cut, copy and past, di Giulio Delvè, a cura di Claudia Borrelli.
Nel bel chiostro cinquecentesco dell’Hotel, il piperno degli archi farà da ambientazione alle opere di Delvè, che si è ispirato a elementi naturali presenti nel palazzo, come le foglie di palma e di arancio, i cui calchi, in cera e gesso, sono stati rielaborati in figure antropomorfe su sfondi astratti. Delvè adopera una meccanica destrutturante, basata sulla rilettura degli oggetti nella realtà urbana, dalla quale estrapola elementi per rifunzionalizzarli, investendoli di nuovi significati.

La storia e l’atmosfera dell’edificio vengono rievocate dai materiali utilizzati dall’artista, come la cera di carnauba, ricavata dalle foglie di palma, la cui luminosità rimanda alla luce naturale che attraversa gli spazi dell’ampio cortile. Il progetto Art, do not disturb è un percorso nel contemporaneo che coinvolge un nucleo iniziale di curatori composto da Luciana Berti, Claudia Borrelli, Mario Francesco Simeone, Brunella Velardi, con il coordinamento scientifico di Angela Tecce, a cui si aggiungeranno ulteriori contributi di giovani critici che collaborano con realtà pubbliche e private attive sul territorio. Dopo la mostra di Giulio Delvè sono in calendario altri due appuntamenti entro la fine del 2015.

Giulio Delvè (1984)
Si è formato seguendo i corsi alla Weißensee Kunsthochschule di Berlino e all’Accademia di Belle Arti di Napoli e partecipando inoltre a diversi workshop presso la Fondazione Spinola Banna, Viafarini, il Castello di Rivoli. La sua è un'attitudine empirica e concettuale che si esplica attraverso una vasta gamma di forme espressive, sebbene prediliga una pratica di tipo scultoreo-installativa, con un approccio sperimentale e analitico che guarda al processo artistico come a un mezzo di analisi e comprensione. I suoi lavori sono stati esposti in numerose mostre nazionali e internazionali.

Art, do not disturb
Comitato tecnico-scientifico: Luciana Berti, Claudia Borrelli, Mario Francesco Simeone, Brunella Velardi
Coordinamento scientifico: Angela Tecce
Comunicazione: Benedetta de Falco

Inaugurazione lunedì 29 giugno 2015, ore 19

Hotel Palazzo Caracciolo Napoli
Via Carbonara, 111/112 – 80139, Napoli
ingresso libero



Messaggio di Gino il martedì 30 giugno 2015 alle 09:36   -  forum administrator-  forum moderator
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30/6/2015

VI Simposio internazionale

CasArcobaleno, Napoli

D'arte contemporanea di Scampia. Gli artisti alterneranno al lavoro individuale quello comune, sviluppato in diversi laboratori con la popolazione del quartiere.


 

comunicato stampa

Fare arte a Scampia

Dal 30 giugno al 7 luglio artiste e artisti vivranno a CasArcobaleno
Il lavoro individuale di ciascuna e di ciascuno si alternerà al fare collettivo attraverso la proposta di diversi laboratori rivolti alla popolazione del quartiere di Scampia.
Gli obiettivi del progetto sono: far incontrare persone con percorsi umani e culturali differenti favorendo l’arricchimento reciproco e il confronto tra espressioni artistiche e linguistiche varie con la cultura locale; permettere alle persone di Scampia di appropriarsi di espressioni artistiche inedite per esprimersi in modo nuovo; promuovere e facilitare il processo di comprensione dell'arte contemporanea per la cittadinanza del quartiere. Nelle serate le varie associazioni di Quartiere proporranno momenti culturali di aggregazione e socialita'.

A conclusione del simposio verranno presentate, in una mostra che sarà inaugurata martedì 7 luglio alle ore 19 a CasArcobaleno, le opere delle artiste e degli artisti e quelle realizzate durante i laboratori.

Cura e coordinamento: Occhi Aperti società cooperativa sociale ONLUS, Centro Educativo Luigi Scrosoppi - C.E.Lu.S., associazione di promozione sociale onlus, Collaborazioni: Progetto Valorizziamo Scampia sostenuto da Fondazione con il Sud, Arrevutammoce, Centro Hurtado – As. AQuaS, Associazione Dream Team – donne in rete, Gridas, Maria Pirò. Patrocini: Consorzio Proodos, ConSidera Federazione Lasalliana Solidale. Laboratori: I laboratori, condotti dalle artiste e dagli artisti invitati e da diverse collaboratrici e collaboratori delle associazioni del quartiere, spazieranno dalla pittura alla cartapesta, dalla fotografia alla musica, dal collage all’origami sino alla cucina artistica.

Artiste e artisti: Mor Talla Seck (Senegal), Ludovica Cattaneo, Fabio Cito, Antonella Prota Giurleo, Gianluca Raro, Domenico Severino (Italia). Presenze virtuali : Gabriela Alonso (Argentina); Alessandro Albertin, Maurizio Follin ed Enza Tamborra (Italia).

Performance con poesie di: Roxana Ciobotaru (Romania), David Diop (Senegal), Evelina Schatz Russia), Meli Turmanidze (Georgia), Laura Cantelmo, Emanuele Cerullo, Silvana Gatta, Vincenzo Monfregola, Gianni Rescigno, Fausta Squatriti, Adam Vaccaro, Maria Rosaria Zazzaro (Italia).

Testo critico: Cristina Rossi

Progetto: Cooperativa Occhi aperti

Coordinamento artistico: Fabio Cito

Informazioni: fratel Enrico: 3473364487 e-mail: occhiaperti.onlus@gmail.com
Fabio Cito 3281892770 e.mail: f.fabiocito@gmail.com

Inaugurazione martedì 30 giugno alle ore 18,30

CasArcobaleno
via Arcangelo Ghisleri 110 Napoli
pomeriggio dalle 15,30 alle 18,30
ingresso libero



Messaggio di Gino il martedì 30 giugno 2015 alle 09:37   -  forum administrator-  forum moderator
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Salerno - dal 30 giugno al 15 luglio 2015

The Way We Were

Come Eravamo
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MUSEO CITTA' CREATIVA DI OGLIARA
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Via Di Ogliara 127/143 (84100)
Rufoli
+39 089282159
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Eventi in corso nei dintorni

Dopo l'evento rufoli-new york i cinque artisti salutano il pubblico con questo evento che funge da prima pietra di paragone del lungo cammino che il gruppo si è prefissato.
così si potranno ammirare e acquistare i dipinti di Duriez, di Liguori e di Papaleo; e le sculture di Grieco e Napolitano.
orario: da lunedì a domenica ore 9,00-13.00
martedì , giovedì, sabato e domenica aperto anche dalle 16.00 alle 20.00
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 30 giugno 2015. 18.30
curatori: Nino Altilio, Daphne Grieco, Pasquale Persico
autori: Jean - Pierre Duriez, Patrizia Grieco, Vincenzo Liguori, Deborah Napolitano, William Papaleo
patrocini: Comune di Salerno
genere: arte contemporanea, collettiva


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